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Campi Flegrei

Prove di evacuazione ai Campi Flegrei, Ciciliano: “Ottimo segnale la partecipazione di 1.500 persone”

Soddisfatto il capo della Protezione Civile Nazionale dopo le prove di simulazione dei Campi Flegrei: “Le persone hanno capito, l’importante è avere la consapevolezza dei rischi”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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"La partecipazione di 1.500 persone è stata un ottimo segnale": così il capo della Protezione Civile Nazionale Fabio Ciciliano dopo l'esercitazione EXE 2024 Campi Flegrei svolta in questi giorni, che ha simulato un'evacuazione di cittadini dalla zona rossa della supercaldera in caso di imminente eruzione, iniziata con l'invio di un messaggio da parte di IT-Alert alle 17 del giorno precedente alle prove.

Ciciliano, napoletano e già commissario straordinario di governo per Caivano, è alla guida della Protezione Civile Nazionale dallo scorso luglio. Tre lauree (Medicina e Chirurgia alla Federico II, Scienze delle pubbliche amministrazioni all'Università di Catania e un’altra in Scienze economiche all'università telematica Pegaso), Ciciliano è anche dirigente medico della Polizia di Stato. E come capo della protezione civile, è stato anche in prima linea durante le prove di EXE 2024 Campi Flegrei, che ha coinvolto complessivamente 1.500 persone.

"A noi non serve necessariamente la partecipazione, ma che le persone siano a conoscenza del fatto che in caso di emergenza devono raggiungere un punto e che da quel momento in poi sarà la Protezione Civile a farsi carico delle loro necessità, fin quando non sarà portata in un territorio sicuro", ha spiegato Ciciliano in una intervista al Mattino, spiegando che il messaggio di IT-Alert inviato venerdì sia arrivato anche ai turisti che in quel momento erano in Campania. "I turisti hanno capito che qui c'è un'organizzazione attenta, e questo contribuirà a far passare un messaggio in favore di un territorio a forte vocazione turistica". Ciciliano ha poi sottolineato come "l'importante è avere consapevolezza del rischio, conoscere bene il territorio e quali sono i rischi di vivere lì, così che in caso di necessità tutti siano pronti e consapevoli".

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