Protesta al centro GLS di Napoli, lavoratori bloccano i camion delle consegne: interviene la Polizia

Protesta ai magazzini GLS contro il licenziamento di 58 lavoratori. La Polizia fa spostare il picchetto per far ripartire i camion.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Protestano da due giorni i lavoratori del centro GLS di Gianturco a Napoli, società che si occupa delle consegne dei pacchi. I dipendenti, che protestano contro il licenziamento di 58 lavoratori e per chiedere migliori condizioni lavorative, si sono radunati in sit-in ieri sera bloccando l'uscita e l'ingresso dei mezzi dai magazzini. Attimi di tensione si sono registrati nella giornata di oggi, quando, dopo una serie di tentativi infruttuosi di mediazione, la Polizia di Stato è intervenuta facendo spostare il picchetto dei manifestanti dal cancello di ingresso. In questo modo i camion Gls carichi di prodotti sono usciti dai magazzini per consegnare la merce.

È così ripresa l'attività di consegna dei pacchi, alcuni dei quali, secondo l'azienda, avrebbero contenuto anche materiale deperibile. La Questura di Napoli ha spiegato che le operazioni si sarebbero svolte senza l'uso della forza. In un video si vedono i poliziotti far spostare i manifestanti verso il margine del cancello. Lo spostamento del picchetto di protesta, documentato attraverso delle registrazioni video, sarebbe stato condotto sotto il coordinamento dell'autorità giudiziaria. Le immagini sarebbero state acquisite dalle forze dell'ordine.

Uno dei manifestanti portato in Questura

Uno dei manifestanti, un coordinatore sindacale, a quanto si apprende, sarebbe stato accompagnato nella sede della Questura per degli accertamenti. Al momento non risulterebbero emessi provvedimenti pre-cautelari nei suoi confronti. L'intervento delle forze dell'ordine si sarebbe reso necessario a seguito di una richiesta formale da parte dell'azienda e anche per motivi di ordine pubblico, in particolare al fine di evitare fibrillazioni tra i circa 130 driver che dovevano uscire per le consegne e i manifestanti.

Il picchetto dei lavoratori, che riguarda anche i magazzini di Frattamaggiore, sarebbe stato organizzato, secondo un comunicato sindacale, in occasione dello sciopero di filiera Fedit, proclamato ieri dal SI.Cobas, e dello sciopero provinciale indetto oggi per i 58 lavoratori di Gls licenziati. Lo sgombero, secondo i sindacati, sarebbe stato “eseguito dalla celere, nonostante i lavoratori all'interno non stessero premendo per uscire. Ancora una volta, la difesa dei profitti viene prima del diritto al reintegro per 58 licenziati, in mobilitazione oramai da un mese verso il gruppo Temi”.

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