Profughi afgani a Napoli, dalla Federico II borse di studio agli studenti per vitto e alloggio
Nuove borse di studio dall'Università Federico II di Napoli per gli studenti profughi afgani, per aiutarli a sostenersi durante tutto il percorso universitario, finanziando la loro permanenza con vitto e alloggio. È questo il progetto al quale sta lavorando il rettore Matteo Lorito. Un gesto simbolico di accoglienza e solidarietà, quello di istituire delle borse di studio dedicate ai profughi, che però può essere un contributo concreto per alleviare i disagi di chi è fuggito da sofferenze e privazioni. Tra gli obiettivi del rettore anche quello di offrire un aiuto al giovane ingegnere fredericiano Rahmatallahe Rezai, che sta cercando di far arrivare in Italia dall'Afghanistan la sua promessa sposa Sakina. Il 28enne, laureato in Ingegneria alla Federico II di Napoli, ha lanciato un appello disperato per salvare la giovane.
Nel tardo pomeriggio di ieri, intanto, la Regione Campania ha accolto un secondo gruppo di 9 famiglie afgane provenienti da Kabul, soprattutto donne e bambini (16 minori, 9 donne, 15 uomini), che si sono aggiunti agli 87 profughi già arrivati due giorni fa. Anche questi altri 40 cittadini in fuga dall’Afghanistan hanno trovato ospitalità presso il Covid Residence dell’Ospedale del mare di Ponticelli, rimodulato dall’ASL Napoli 1 Centro e coordinato dalla Protezione Civile regionale proprio per garantire loro il necessario confort e la massima assistenza nel corso del periodo di quarantena. A tutti loro, infatti, la Regione Campania ha fornito un kit di prima necessità, e nella giornata di domani provvederà anche a fornire indumenti intimi, vestiario nonché alcuni giocattoli per i più piccoli nuovi arrivati che si sono trovati catapultati in una realtà del tutto nuova dopo un viaggio estenuante.