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Elezioni amministrative Napoli 2021

Il prof universitario che vuole i nomi dei colleghi a sostegno di Manfredi: “Datemi foto e posizione accademica”

Bruno Amato, professore associato dell’Università Federico II, candidato al Comune di Napoli con “Moderati per Manfredi” a sostegno del suo ex rettore, invia una mail istituzionale ai colleghi chiedendo di indicare il numero di preferenze che possono garantire alle elezioni, allegando i loro dati e posizione accademica. “Facciamo un fascicolo con nome, cognome, foto e posizione accademica e lo consegniamo a Manfredi”. Un collega (candidato) replica: “Sei inopportuno, è una schedatura”. “Un’ingenuità”, ammette Amato a Fanpage.it.
A cura di Redazione Napoli
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di Gaia Martignetti, Antonio Musella, Peppe Pace

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Quando Gaetano Manfredi ha accettato la sfida delle elezioni amministrative per diventare sindaco di Napoli, era forse lecito aspettarsi un sostegno da una parte del mondo Accademico napoletano. Dopo una lunga carriera, iniziata con la laurea in ingegneria, Manfredi è stato Rettore della "Federico II" dal 2014 al 2019. Quando l'Ateneo era sotto la sua guida, la Apple ha scelto di puntare sull'area est della città per la sede dell'Academy. Non dovrebbe sorprendere, dunque, la presenza di professori universitari nelle liste a sostegno di Manfredi, nella coalizione Pd, M5s e Leu. Tra questi, nei "Moderati con Manfredi", c'è il Professore Associato di Chirurgia Vascolare Bruno Amato. È proprio lui, il 27 agosto, ad annunciare la candidatura con un post su Facebook.

L'invito dalla mail dell'università: "Facciamo un comitato per Manfredi"

Questo "segnale d'impegno" Bruno Amato non lo darà solo candidandosi, ma anche scrivendo ad alcuni colleghi universitari, prima della presentazione ufficiale delle liste, dal suo account accademico "Unina". Una lunga mail, utilizzando la casella istituzionale, il cui oggetto è "COMITATO ELETTORALE PER GAETANO MANFREDI" di cui Fanpage.it è entrata in possesso. Nella mail, Amato condivide la decisione di scendere in campo accanto all'ex Rettore e Ministro, chiedendo un contributo ai destinatari. Quale? "Un comitato elettorale per Gaetano Manfredi sindaco" dove possa essere efficacemente presente e visibile ciascun Amico o Collega che voglia esprimere un contributo di preferenze per Gaetano Manfredi, nelle proprie piccole o grandi possibilità", si legge.

Bruno Amato non è nuovo all'agone politico. Già nel 2011 era sceso in campo alle Comunali nel centrodestra, a sostegno di Gianni Lettieri, nell'allora Pdl. Nel gruppo, è presente anche il discorso di apertura della campagna elettorale di Amato:

Scendo in campo con il PDL, dopo decenni di malgoverno della sinistra, perchè il Pdl possa rappresentare il centro-destra e un nuovo cambiamento.

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"Facciamo un fascicolo e lo consegniamo a Manfredi"

Ma in che modo poi si tradurrebbe questo "contributo" descritto nella mail? È lo stesso Amato che subito dopo scrive: "L'elenco dei partecipanti a tale Comitato sarà consegnato (in un fascicolo con tua foto e tua posizione accademica) in presenza di tutti a Gaetano Manfredi in occasione, speriamo, della sua investitura a sindaco di Napoli". L'idea quindi è quella di una sostanziale schedatura per formare un comitato elettorale, che comprende nome e cognome del docente universitario, il contributo di preferenze, la propria posizione accademica e foto. La missiva della discordia termina con una richiesta semplice: "Ti invito a contattarmi quanto prima basta un sì". Fanpage.it ha chiesto spiegazioni proprio al candidato Bruno Amato: "È stata probabilmente e sicuramente un'ingenuità da parte mia che è nata dai relativi, diciamo così, tempi veloci con i quali sono stato coinvolto in questa campagna elettorale. E anche per la mia inesperienza. È stata una mia ingenuità, devo dire la verità", spiega il professore. Amato conferma di aver inviato la mail, ma aggiunge di non aver mai voluto chiedere quanti voti potessero portare i suoi colleghi, con foto annessa. Sostiene che questa sia un'interpretazione sbagliata del passaggio della mail: "Questa è un'interpretazione errata. Vi invito a leggere con maggiore attenzione quello che è stato il mio invito ad alcuni amici del mio ambiente universitario, nel contribuire a dare una mano alla città di Napoli per avere un buon sindaco" sottolinea.

Eppure è specificato, in un inciso, proprio nella stessa mail che non nega di aver inviato dall'account accademico: "Ciascun amico e collega che voglia esprimere un contributo di preferenze per Gaetano Manfredi nelle proprie piccole o grandi possibilità" si legge. Ma perché Amato non ha usato una mail diversa da quella accademica? "Ho già detto – spiega Amato a Fanpage.it – che non ho esperienza politica. Nel momento in cui ho a disposizione una mail, non ho avuto il tempo, il modo e l'attenzione di modificare questa mail. Concordo che è stata un'ingenuità".

Amato candidato col centrodestra
Amato candidato col centrodestra

Il collega: "Inopportuno, è una schedatura"

Non è dato sapere se e quante persone abbiano risposto alla mail inviata dal Professor Bruno Amato, o se l'università Federico II e il candidato – ex Rettore – Manfredi siano a conoscenza di quanto avvenuto. Ma Fanpage.it ha potuto visionare la presa di posizione di un altro professore, candidato in una lista collegata sempre a Gaetano Manfredi. Si tratta di un altro candidato, anch'egli docente, sempre a sostegno di Gaetano Manfredi. Il 1 settembre, infatti, risponde al collega Bruno Amato, definendo "quantomeno bizzarra l'ipotesi di una schedatura con fotografia e posizione accademica" e "inappropriato l'utilizzo della mail istituzionale per fini elettorali".

"Caro Bruno,
ho visto per caso l’ e-mail che Tu hai inviato ai Colleghi della Facoltà e, per l’antica amicizia che ci lega, consentimi di ritenerla inopportuna per i motivi che di seguito Ti elenco:

1. Anche io che come Tu sai sono candidato alle Elezioni Comunali di Napoli in appoggio a Gaetano Manfredi e da almeno due mesi ho contattato i Colleghi della Facoltà (per la verità non ancora Tutti) ma l’ho fatto rigorosamente da una mail non istituzionale perché ritenevo inappropriato l’utilizzo della mail istituzionale per fini elettorali.

2. Quando Tu parli di Comitato di sostegno a Gaetano Manfredi francamente lo trovo alquanto ambiguo visto che sarebbe un comitato in funzione di un appoggio alla Tua candidatura e non a Manfredi visto che già ci sono due Colleghi, il Collega XXX e me medesimo, che da tempo appoggiano Manfredi con la Loro candidatura.

3. L’ipotesi poi di una schedatura con fotografia e posizione accademica dei Colleghi la trovo quantomeno “bizzarra” e non ne comprendo le finalità.

Nel rinnovarti le mie felicitazioni per averTi, sia pur in "zona Cesarini", tra i Colleghi che si candidano per il sostegno a Gaetano Manfredi, sia pur in una lista differente dalla mia, ho ritenuto giusto esprimerti il mio disappunto nella forma e nella sostanza alla Tua iniziativa."

Il docente non solo definisce l'idea di un fascicolo da consegnare a Manfredi con nome, cognome, foto e posizione accademica, "bizzara", ma aggiunge di  "non comprenderne la finalità".

Perché bisognerebbe consegnare a Manfredi tutti questi dati? Perché inserire il contributo di preferenze e soprattutto la posizione accademica? Interrogativi che gettano ombre su quello che sta avvenendo durante questa campagna elettorale per le elezioni comunali di Napoli, all'interno dell'Ateneo più antico d'Europa, l'Università Federico II.

Le reazioni al caso Federico II

Dopo la notizia pubblicata da Fanpage.it numerose sono state le reazioni di biasimo da centrodestra e centrosinistra (area Bassolino). Il Rettore della Federico II Matteo Lorito ha annunciato che saranno presi provvedimenti in ambito accademico senza specificare quali.

(articolo aggiornato 21 settembre ore 15.45)

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