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Prodotti Apple falsi venduti come originali: denunciato il titolare di un negozio online

Prodotti Apple falsi venduti come originali: nei guai un 28enne di Nocera Superiore, titolare di un negozio online di elettronica. La scoperta di una società che per conto della multinazionale “monitora” la vendita dei prodotti, che ha allertato i finanzieri. Prodotti che venivano venduti ad ignari clienti con sconti fino al 30%
A cura di Giuseppe Cozzolino
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I prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza.
I prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza.

Vendeva prodotti a marchio Apple identici a quelli originali, ma perfettamente falsi. Denunciato il titolare di una azienda di elettronica, che ora deve rispondere contraffazione e frode in commercio. A scoprirlo sono stati i Finanzieri di Nocera Superiore, che sono intervenuti per "procura" della stessa Apple: la multinazionale statunitense, infatti, monitora attraverso specifiche società che non vengano venduti prodotti con il suo marchio illegalmente. Società che, proprio nel corso di questi monitoraggio, era incappata nel negozio di elettronica e, comprandone prodotti a campione, ha scoperto che non fossero originali della Apple, ma delle copie illegali per quanto accurate.

I finanzieri con i prodotti Apple falsi sequestrati nel deposito.
I finanzieri con i prodotti Apple falsi sequestrati nel deposito.

Segnalato il tutto alla Guardia di Finanza, le Fiamme Gialle sono intervenute con un sopralluogo nel deposito dell'azienda, che si trova a Nocera Superiore. E qua, i già pochi dubbi hanno lasciato spazio alle certezze: i prodotti falsi sono stati immediatamente sequestrati. Si tratta di 140 pezzi circa, per un valore complessivo al dettaglio di oltre 5mila euro: auricolari standard e senza fili, alimentatori, cavi di ricarica e custodie protettive per i cellulari, tutti contraffatti con il marchio Apple. Il titolare ora rischia una multa fino a 35mila euro ed una pena detentiva fino a quattro anni in caso di condanna. L'uomo, denunciato a piede libero, è un 28enne del posto: dalle indagini è emerso che i prodotti venivano venduti a prezzi inferiori (fino al 30% in meno), attirando così una maggiore clientela, che ignara del tutto li acquistava convinta di aver usufruito di un semplice sconto. In realtà, invece, oltre che al danno economico per il noto brand statunitense, gli accessori risultavano anche di scadente qualità e perfino potenzialmente pericolosi per la salute, avendo caratteristiche diverse dai requisiti obbligatori per legge e potendo anche avere al loro interno sostanze tossiche come agenti chimici o coloranti di "dubbia" provenienza.

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