Procida, resti umani ritrovati su due spiagge dell’isola
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Dei resti umani sono stati rinvenuti oggi su due spiagge che si trovano su due punti opposti dell'isola di Procida, nel Golfo di Napoli; sono stati trasportati a Napoli per l'effettuazione del test del Dna, grazie al quale si potrebbe risalire all'identità. Secondo gli investigatori apparterrebbero alla stessa persona, si dovrà capire se siano stati portati a riva dalle mareggiate o se fossero sepolti da anni sotto la sabbia, al momento non si esclude nessuna ipotesi.
Il primo ritrovamento sulla spiaggia della Chiaia: sulla sabbia c'era un osso di una gamba, una tibia. Più tardi, a Punta Ottimo, quindi sul versante opposto dell'isola, sono stati scoperti i resti di uno scheletro intero; per il recupero sono stati impegnati i sub della Guardia Costiera. Dopo i ritrovamenti e l'intervento dei carabinieri la Procura di Napoli ha disposto il trasferimento dei resti a Napoli per gli accertamenti, che saranno determinanti almeno per accertare se si tratta di una sola persona.
Una vicenda analoga aveva coinvolto, agli inizi di marzo, il territorio di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno: una tibia e un piede erano stati trovati sulla spiaggia di Licinella da un turista che stava passeggiando col cane. I resti erano stati presi in consegna dai carabinieri e anche in quel caso l'ipotesi ritenuta maggiormente verosimile era che fossero stati spinti sulla sabbia dalle mareggiate.