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Processo Sma Campania, gli imputati patteggiano: pena con lo sconto da 1 a 4 anni

Sono dieci gli imputati che hanno patteggiato la pena nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta della Procura di Napoli sulla Sma Campania, società in house della Regione Campania che si occupa del risanamento dell’ambiente travolta da un’inchiesta giudiziaria che indaga su lavori, come le bonifiche degli impianti, pagati più volte, spese gonfiate, tangenti, cene e regali e per accaparrarsi le commesse pubbliche.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono dieci gli imputati che hanno patteggiato la pena nell'ambito del processo scaturito dall'inchiesta della Procura di Napoli sulla Sma Campania, società in house della Regione Campania che si occupa del risanamento dell’ambiente travolta da un’inchiesta giudiziaria. Secondo gli inquirenti, nel corso degli anni, sarebbe stato messo in piedi un sistema attorno alla società partecipata di Palazzo Santa Lucia con i lavori, come le bonifiche degli impianti, pagati più volte, spese gonfiate, tangenti, cene e regali e per accaparrarsi le commesse pubbliche. Un'indagine per la quale il 24 febbraio, gli inquirenti hanno chiesto e ottenuto dal gip 3 arresti in carcere, 15 arresti domiciliari e 2 sospensioni per sei mesi dall'esercizio delle funzioni pubbliche. Un complesso sistema di corruzione, che si intreccia con quello raccontato da Fanpage.it con l'inchiesta giornalistica esclusiva Bloody Money agli inizi del 2018.

Nel corso dell'udienza di ieri, 29 luglio 2021, il Gup di Napoli Marcello De Chiara ha accolto le istanze di patteggiamento presentate dagli avvocati difensori di 10 imputati per pene che vanno da un minimo di un anno a un massimo di 4 anni e 10 mesi. Tra coloro che hanno patteggiato la pena figurano un poliziotto che all'epoca dei fatti prestava in servizio presso il commissariato Ponticelli di Napoli, Vittorio Porcini (un anno e dieci mesi, pena sospesa); l'imprenditore Salvatore Abbate (4 anni e 10 mesi); il direttore dell'impianto di depurazione di Marcianise e coordinatore degli impianti di depurazione di "Sma Campania" Luigi Riccardi (3 anni e 10 mesi); l'amministratore legale della società S.Abba Immobiliare, Rolando Abbate (1 anno e 10 mesi, pena sospesa).

Nella prossima udienza, fissata per l' 8 ottobre, potrebbero giungere ulteriori responsi circa ulteriori richieste depositate nel corso dell'udienza odierna insieme con i verbali di nuovi interrogatori. A febbraio il giudice per le indagini preliminari autorizzò la Guardia di Finanza a notificare, per l'accusa di tentata corruzione, gli arresti domiciliari all'imprenditore Abramo Maione, al dirigente della Regione Lucio Varriale e al dipendente della "Sma" Agostino Chiatto all'epoca dei fatti, contestati fra il gennaio e il febbraio 2018, in servizio alla segreteria dell'allora consigliere regionale Luciano Passariello (per il quale non vennero ravvisati i gravi indizi di colpevolezza e per il quale non vennero emesse misure cautelari). Lo scorso 30 giugno i sostituti procuratori Ivana Fulco e Henry John Woodcock chiesero il rinvio a giudizio per 25 indagati.

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