Processo a Pietro Ioia, ex garante dei detenuti di Napoli: chiesti 8 anni e 8 mesi di carcere
Sono stati chiesti otto anni e otto mesi di reclusione per Pietro Ioia, ex garante dei detenuti di Napoli. Questa la richiesta formulata dai pubblici ministeri Giuliana Giuliano e Ivana Fulco nei confronti dell'ex garante, che nel mese di ottobre del 2022 venne arrestato. Secondo le accuse Ioia, approfittando della sua posizione e della facilità di accesso al carcere di Poggioreale, avrebbe trasportato all'interno della casa circondariale napoletana droga e telefoni cellulari per i detenuti.
Chi è Pietro Ioia, ex garante dei detenuti di Napoli
Il 9 dicembre del 2019, l'allora sindaco di Napoli Luigi De Magistris nominò Pietro Ioia garante cittadino dei diritti dei detenuti. Negli anni precedenti, Ioia era stato il primo – insieme a Fanpage.it – a raccontare della cosiddetta "Cella Zero" del carcere di Poggioreale, una cella in cui, secondo il racconto di alcuni detenuti, avvenivano violenti pestaggi ai loro danni. Nel 2021, subito dopo la sua elezione a sindaco di Napoli, anche Gaetano Manfredi aveva confermato la fiducia e l'incarico di garante dei detenuti a Pietro Ioia. Arrestato e condannato a 22 anni di carcere, Ioia è stato scarcerato nel 2002 e, da allora, ha cominciato ad interessarsi ai diritti dei detenuti.
L'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex garante dei detenuti
Ioia, insieme ad altre sette persone, venne arrestato nell'ottobre del 2022 dai carabinieri, nell'ambito di una indagine condotta dalla Procura di Napoli tra il giugno del 2021 e il gennaio del 2022. Secondo gli inquirenti, l'ex garante dei detenuti avrebbe approfittato della sua posizione per introdurre, all'interno del carcere di Poggioreale, droga e cellulari dietro compenso.