video suggerito
video suggerito

Problemi e rischi della festa scudetto a Napoli in una città già strapiena

Piano sicurezza e piano traffico: che sia domenica 30 o la settimana successiva è chiaro che con la città strapiena di turisti la festa-scudetto di Napoli ha bisogno di essere pianificata e bene.
321 CONDIVISIONI
Immagine

Tra sabato 29 e domenica 30 aprile il Napoli potrebbe essere matematicamente campione d'Italia e vincere lo scudetto 2022/2023 nella serie A di calcio. Dietro questa ipotetica (il Napoli deve vincere o pareggiare con la Salernitana sabato alle 15 e conseguentemente l'Inter deve vincere o pareggiare con la Lazio domenica alle 12.30) c'è un grosso problema di ordine pubblico da risolvere.

Anzitutto le notizie: oggi, 25 aprile, vertice in prefettura a Napoli per decidere come disporre un piano sicurezza e un piano viabilità. Altra notizia: l'ipotesi di spostare la partita Napoli-Salernitana  da sabato a domenica è stata bocciata (seppur non ufficialmente) dalla Lega Calcio. La Prefettura partenopea, pur non esprimendosi direttamente, vorrebbe uno spostamento della partita.

Il problema lo spiega il prefetto Claudio Palomba:

Non si tratta solo di spostare Napoli-Salernitana. Il martedì la squadra gioca a Udine, andrebbe spostata anche quella partita.
Si faranno valutazioni di tipo sportivo e di concomitanza di eventi sportivi e di ordine pubblico.  Ma è la Lega Calcio che comunque determina eventuali spostamenti di partite o meno.

Noi rischi specifici sul discorso delle date non ne vediamo, la questione è organizzare al meglio questa possibile festa per sabato e domenica, che, conoscendo Napoli, durerebbe 48 ore.
Faremo queste valutazioni e le porremo a chi alla fine dovrà decidere.

C'è anche una richiesta d'apertura dello stadio azzurro di domenica, per permettere la visione di Inter-Lazio, decisiva per le sorti del Napoli. Difficile che abbia seguito.

Gli scenari sono questi: sabato il Napoli vince allo stadio Maradona di Fuorigrotta. Entusiasmo, inevitabile attesa del pullman coi giocatori azzurri che esce dall'impianto. Abbiamo già avuto un assaggio domenica scorsa di cosa possa accadere: una fila interminabile di scooter a fare da "scorta" al torpedone. Pericoloso e nemmeno una bella immagine: molti erano in tre sui mezzi e senza casco.

Immagine

Sabato proprio di fronte allo stadio, ovvero alla Mostra d'Oltremare, c'è il Comicon, Salone Internazionale del Fumetto, uno degli eventi più affollati d'Italia. I due eventi coesisteranno.

Inevitabili le ripercussioni sul traffico veicolare e sui trasporti pubblici, già cronicamente carenti.  Fuorigrotta non è fatta di vicoli ma di strade ampie, tuttavia il problema c'è ed è impossibile non vederlo. Nello stesso giorno la Gevi Napoli di pallacanestro ha una partita in casa col Pesaro e ha chiesto alla Legabasket di poterla anticipare da domenica alle 17.30 a sabato alle ore 20.45.

Ma sabato il Napoli potrà solo vincere una partita e avvicinarsi all'agognato traguardo, nulla di più. Occorrerà attendere domenica.

E veniamo proprio a domenica 30 aprile: alle 12.30 al Meazza di Milano palla al centro per la partita Inter-Lazio. L'esito non è affatto scontato, le squadre si equivalgono ed entrambe puntano a vincere per la zona Champions. Se il Napoli avrà vinto 24 ore prima e se l'Inter dovesse poi vincere o pareggiare, la squadra azzurra sarà di nuovo Campione d'Italia di calcio dopo i due scudetti del 1986/87 e dell'1989-90. Sapremo il tutto alle ore 14.

Immagine

Saranno le 2 del pomeriggio di una domenica napoletana di primavera che coincide con un ponte lavorativo: lunedì è infatti 1 maggio, Festa dei Lavoratori. Il meteo dice che ci sarà il sole o al massimo sarà parzialmente nuvoloso. Questa non è la festa ufficiale che ci sarà il 4 giugno, a fine campionato. Questa è una festa spontanea: non c'è copione, non c'è scaletta, è tutto improvvisato. Unico settore in cui non è prevista improvvisazione è però l'ordine pubblico: la gestione dei flussi di persone non consente sciatterie né dimenticanze.

Una parte di popolazione – fra residenti in città, avventori dalla provincia e turisti italiani e stranieri – sarà già in strada perché sta guardando la partita in un bar o in un chiosco o davanti un centro scommesse. Piazza Miraglia, Decumano Maggiore, piazza Bellini, via Toledo, Pignasecca, via Cesario Console, tutte zone in cui la partita la si vive in strada tra uno schermo e l'altro.

Per non parlare dei Quartieri Spagnoli, fanno testo a parte: largo Barracche, via De Deo e il murale di Maradona sono intasati da mesi.

Se il Napoli vincerà lo scudetto domenica 30 aprile, dalle ore 14 in poi la gente inizierà a confluire nelle zone tradizionalmente di festa. In primis le piazze. Piazza Trieste e Trento, la "piazza della fontana col Carciofo", dove si festeggia solitamente. Poi ovviamente piazza del Plebiscito. Ma anche piazza Dante, piazza San Domenico Maggiore, piazza Mercato, piazza Garibaldi, piazza Cavour, piazza Carlo III. Poi le porte: Porta Capuana, Porta San Gennaro, Port'Alba, Porta Nolana. Stiamo parlando solo del centro città.

Se si bloccano gli assi viari è la fine. Un breve quadro? Eccolo: via Foria, via Rosaroll, corso Garibaldi, corso Umberto I, via Pessina, via Toledo. E in periferia abbiamo corso San Giovanni a Teduccio a Est, via Epomeo a Soccavo (Ovest), corso Secondigliano, calata Capodichino, Doganella a Nord. E poi l'arteria fondamentale: la vecchia "via Marittima", ovvero la lingua d'asfalto che costeggia il porto, via Volta, via Vespucci, via Marina, via Acton fino alla Galleria Vittoria e poi giù: Riviera di Chiaia, via Santa Lucia. Fuorigrotta con via Diocleziano e viale Augusto, ma abbiamo dimenticato la zona della festa per eccellenza: il Lungomare di Napoli. Da via Nazario Sauro a via Caracciolo fino a via Mergellina.

Immagine

Ci sono i rioni: il rione Sanità, il rione Traiano, il Bronx di Ponticelli, il rione Sant'Erasmo, il rione Luttazzi,  il rione 167 di Scampia, il rione Amicizia ‘ngoppa ‘a San Giuvanniello‘.

Insomma, non ci sarà un luogo di Napoli in cui non sarà festa.

Controllare tutto? Impossibile. Tentare di tenere libere le arterie principali per evitare «l'infarto di Napoli» è necessario.

Il piano sicurezza prevede corsie per assicurare la continuità dei soccorsi a Napoli. Ospedale Cardarelli e Ospedale del Mare in primis dovranno avere possibilità per le ambulanze di accedere ai Pronto Soccorso.

C'è un tema: limitare il più possibile l'arrivo delle automobili dalla provincia. In termini di "moral suasion" il Comune di Napoli ha fatto poco per invitare le persone a festeggiare senza prendere l'auto o comunque preferendo una zona vicina casa, raggiungibile a piedi.  Motivo? Sono troppe le incognite: non sappiamo se davvero questa sarà la domenica giusta. Per il 4 giugno, invece, giorno della festa ufficiale dello scudetto a Napoli, dovrebbe esser diverso. Almeno si spera.

321 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views