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Primo Maggio a Napoli, migliaia in corteo contro morti sul lavoro e guerre. Vernice rossa contro sede Confindustria

Circa un migliaio tra lavoratori, disoccupati e studenti in corteo a Napoli per dire basta alle stragi sul lavoro, allo sfruttamento, ma anche alle guerre. Lancio di vernice rossa contro la sede di Confindustria.
A cura di Valerio Papadia
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Sono tanti i cortei, le manifestazioni e i concerti organizzati in tutta Italia, oggi, per il primo maggio, la Festa dei Lavoratori. A Napoli, oltre ai palchi messi in piedi dai sindacati sia in piazza Municipio che in piazza Plebiscito, sta andando in scena anche un corteo, al quale hanno preso parte circa un migliaio tra studenti, disoccupati e lavoratori, che chiedono a gran voce che si fermino le stragi sul lavoro, che vi siano condizioni giuste e non sfruttamento; presenti anche bandiere della Palestina e striscioni che chiedono che si fermino i bombardamenti di Gaza da parte di Israele. Molti dei partecipanti al corteo indossano i classici caschetti da operaio.

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"Contro il Governo della guerra" si legge sulla striscione che guida il corteo. Altri striscioni, tenuti dalle organizzazioni studentesche, chiedono invece che le università vengano "liberate dalla guerra" e che gli studenti si uniscano per supportare la Palestina. Il corteo ha preso le mosse dal centro storico e, dopo aver attraversato piazza del Plebiscito, è arrivato fino alla sede di Confindustria, in zona Chiaia, protetta da un cordone di agenti in assetto antisommossa. I manifestanti hanno lanciato vernice rossa contro l'edificio, ma non si sono registrate tensioni con le forze dell'ordine.

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