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Prima Faida di Scampia, omicidio risolto dopo 15 anni: 5 arresti nel clan Di Lauro

I cinque arrestati sono considerati mandanti ed esecutori dell’omicidio di Eugenio Nardi, ucciso a Napoli il 4 gennaio del 2008.
A cura di Valerio Papadia
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Uno dei tanti omicidi che hanno purtroppo contraddistinto la cosiddetta Prima Faida di Scampia è stato risolto dopo 15 anni: si tratta dell'omicidio di Eugenio Nardi, 42 anni, ucciso a colpi di pistola a Napoli il 4 gennaio del 2008. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, hanno dato esecuzione a misure cautelari personali nei confronti di cinque persone, affiliate al clan Di Lauro, ritenute mandanti ed esecutori dell'omicidio di Nardi. Tra i destinatari della misura cautelare figura anche Marco Di Lauro, figlio del boss Paolo, già detenuto: fu arrestato nel 2019 dopo 14 anni di latitanza.

Nardi aveva tentato di uccidere un affiliato al clan Di Lauro

Secondo gli inquirenti, l'omicidio di Eugenio Nardi si inserisce nel pieno della Prima Faida di Scampia, dal momento che la vittima era affiliata al clan Sacco-Bocchetti, visto che il sodalizio criminale si era alleato con i cosiddetti Scissionisti, contrapposti ai Di Lauro nella sanguinosa faida. Inoltre, l'omicidio è avvenuto anche quale ritorsione al tentativo di omicidio di un affiliato al clan Di Lauro ad opera dello stesso Nardi.

Il 4 gennaio del 2008 Nardi, 42 anni, si trovava in via Nuovo Tempio, tra Secondigliano e San Pietro a Patierno, periferia Nord di Napoli, a bordo della sua auto. La vettura venne improvvisamente affiancata da una moto di grossa cilindrata con a bordo due uomini: il 42enne venne colpito da 8 proiettili al torace e morì sul colpo.

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