Prima dell’omicidio di Giovanbattista Cutolo ci furono due stese di camorra ai Quartieri Spagnoli
In quella tragica notte in cui è stato ucciso Giovanbattista Cutolo, la pistola del diciassettenne non è stata l'unica a sparare nel centro di Napoli: poche ore prima, e non troppo distante, c'erano state due stese. Atti dimostrativi, pallottole esplose in aria senza danni, scorribande tipiche delle strategia dei clan ma che finiscono nell'istantanea di quelle ore, di quella storia che potrebbe comprendere altri tasselli rispetto a quelli già ricostruiti. Per la morte del musicista è in carcere il 17enne e ci sono tre indagati maggiorenni la cui posizione è attualmente al vaglio dell'autorità giudiziaria.
Due stese prima dell'omicidio di Giogiò
Le due sparatorie, apprende Fanpage.it, ci sono state entrambe tra via Pasquale Scura, via Girardi e vico Paradiso. La prima all'una del mattino del 31 agosto, la seconda due ore dopo, intorno alle tre. Non è chiaro se siano state allertate le forze dell'ordine e, in effetti, a terra non sono stati trovati riscontri: niente bossoli, niente tracce di sangue o danni di altro tipo.
Diverse persone, però, sono sicure: quei rumori erano decisamente dei colpi di pistola, identici a quelli già sentiti varie volte e soprattutto dopo che le recenti operazioni di polizia hanno smantellato la piazza di spaccio della "Sposa", tra le più fruttuose dei Quartieri Spagnoli, creando un vuoto su cui diversi gruppi starebbero cercando di mettere le mani; in questo contesto si collocherebbe anche l'ennesima "stesa", nella notte appena trascorsa, col ritrovamento di un bossolo in via Rosario a Portamedina.
Giovanbattista ucciso in piazza Municipio
Passano ancora altre due ore, ed ecco il baratro di piazza Municipio. La "paranzella" di ragazzi giovanissimi dei Quartieri Spagnoli e di piazza Bellini che si incontra casualmente col gruppo di Giovanbattista Cutolo davanti al pub, gli sfottò e le provocazioni verso quei ragazzi che sono lì per mangiare tranquillamente un panino, quindi i tre colpi di pistola che hanno stroncato il musicista 24enne. Tutto già ricostruito dalla indagini della Squadra Mobile di Napoli (primo dirigente Alfredo Fabbrocini), soprattutto grazie alle telecamere del locale, che hanno ripreso il momento dell'omicidio.
Nel video, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, si vedrebbe il 17enne (ha compiuto gli anni a giugno) che estrae la pistola dalla cintola. Davanti al gip per l'udienza di convalida, però, ha detto di avere agito per timore di venire aggredito e ha ribadito la versione che aveva fornito agli investigatori (e diffusa tramite il suo avvocato, Davide Piccirillo): quell'arma se l'era appena fatta passare, non era sua, l'aveva trovata insieme agli amici qualche giorno prima tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, i componenti del gruppetto la custodivano a turno e se la portavano dietro per sbruffoneria.
Se questa versione venisse confermata, è verosimile che il collegamento (ipotizzato) sarebbe proprio alle stese: quella semiautomatica calibro 6.35, una "lillupuziana" che può essere nascosta nel palmo di una mano, potrebbe essere la stessa che è stata utilizzata per le strategia di camorra ai Quartieri Spagnoli.