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Preso il superlatitante degli Abbinante, nel covo palette e uniformi delle forze di polizia

Il boss Salvatore Mari, detto ‘o Tenente, arrestato dai carabinieri a Castel Volturno (Caserta); era nella lista dei latitanti più pericolosi, si muoveva con un’auto “staffetta”.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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In macchina con due incensurati, un'altra vettura che faceva da "staffetta" e controllava le strade prima del suo passaggio, nel covo finte palette e uniformi della Polizia: aveva preso tutte le precauzioni, Salvatore Mari, detto "‘o Tenente", personaggio di primo piano del clan Abbinante di Scampia, irreperibile da 8 mesi e inserito dal 19 luglio nella lista dei latitanti pericolosi del ministero dell'Interno. Ma la sua fuga è finita nella notte appena trascorsa: i carabinieri lo hanno intercettato a Giugliano in Campania.

Sfuggito al blitz contro il clan Abbinante

Mari, 47 anni, era latitante dal 7 novembre 2023: il suo nome compare tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare contro il clan Abbinante, emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Quella notte finirono in manette altre 36 persone, indagate a vario titolo per associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata a commettere reati di tentata estorsione e traffico di stupefacenti nell’area nord di Napoli. Il 47enne, però, era riuscito a sfuggire alle manette e da allora era diventato un fantasma. Gli investigatori ritenevano che si nascondesse nel rione Monterosa, la roccaforte del clan, in realtà il 47enne si spostava continuamente.

L'arresto di Salvatore Mari a Giugliano

Questa notte Mari stava percorrendo via Ripuaria a bordo di una Minicooper gialla insieme a due persone incensurate. A precederlo, un'auto staffetta, con a bordo altri due incensurati: il loro compito era di controllare la strada e di segnalare l'eventuale presenza delle forze dell'ordine, magari di attirare la loro attenzione e farsi fermare per dare copertura al boss. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, però, col supporto dei militari della Compagnia Stella, avevano previsto questo stratagemma e hanno fermato entrambe le vetture.

Grazie alle indagini, svolte anche col web patrolling, ovvero il controllo delle attività in Rete, i carabinieri hanno individuato anche il covo in cui si nascondeva Mari, o almeno quello dove aveva passato gli ultimi giorni: una villetta a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Lì c'erano altre due persone, anche loro incensurate. Nella casa i militari hanno rinvenuto 500 grammi di marijuana e 9.920 euro in contanti. Inoltre, un lampeggiante, manette, finte palette delle forze dell'ordine e alcune parti di uniformi simili alle forze di polizia. Mari è stato trasferito nel carcere di Secondigliano, a disposizione dell'autorità giudiziaria. I sei incensurati sono stati tutti denunciati per favoreggiamento.

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