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Presepe a grandezza naturale in piazza Municipio dopo le polemiche per il Pulcinella di Pesce

La nuova opera in piazza Municipio si intitola “La Natività napoletana” e raffigura la Sacra Famiglia. Sarà inaugurata giovedì 19 alle 17.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Un presepe napoletano a grandezza naturale al posto del Pulcinella di Gaetano Pesce in piazza Municipio. Dopo le polemiche che hanno accompagnato la scultura del designer ligure per la forma fallica e per i costi – oltre 200mila euro, come rivelato da Fanpage.it – la nuova opera che adornerà lo slargo di fronte al Maschio Angioino si richiamerà, invece, alla tradizione classica del presepe napoletano Seicentesco, che trova nei maestri artigiani di San Gregorio Armeno i suoi maggiori esponenti mondiali. La messa in opera dell'installazione è partita questa mattina, martedì 17 dicembre 2024, a meno di 24 ore di distanza dallo smontaggio del Pulcinella, di cui una parte – i due cuori trafitti da una freccia – troverà sistemazione temporanea al Castel Nuovo.

La nuova scultura si chiama "La Natività Napoletana"

La nuova scultura si intitola "La Natività napoletana" e raffigura una Natività – la Sacra Famiglia con la Madonna, San Giuseppe, il Bambinello Gesù, il bue e l'asinello – a grandezza naturale. Sarà realizzata dai maestri artigiani dell’associazione delle Botteghe di San Gregorio Armeno, guidati dal maestro Vincenzo Capuano, in collaborazione con i maestri sarti dell’associazione Le Mani di Napoli, che hanno prodotto gli abiti, le associazioni dei Maestri Ceramisti, che hanno realizzato le anfore presenti sulla scena della Natività e con gli artigiani del Borgo Orefici.

La nuova scultura inaugurata il 19 dicembre alle 17 dal sindaco

La scultura sarà inaugurata giovedì 19 dicembre alle ore 17 in piazza Municipio dal sindaco Gaetano Manfredi. Al taglio del nastro saranno presenti anche il Prefetto di Napoli Michele Di Bari, l’assessore al Turismo Teresa Armato, il Pro-Vicario Generale della Curia di Napoli don Gennaro Matino e il maestro Vincenzo Capuano, direttore artistico dell'opera e presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno. L’installazione sarà visitabile fino all’8 gennaio 2025.

La freccia nel cuore di Pesce al Maschio Angioino

“La freccia nel cuore” di Gaetano Pesce, una delle due componenti, assieme al Pulcinella cilindrico, dell'opera “Tu si ‘na cosa grande” dell'artista ligure, è stata trasferita oggi temporaneamente nel cortile del Castel Nuovo, conclusasi l’esposizione presso Piazza Municipio dell'installazione di arte pubblica.

“La freccia nel cuore” rappresenta due cuori rossi, alti 5 metri, illuminati internamente e trafitti da una freccia metallica che li sostiene, è stata realizzata da Luca Bertozzi su disegno del maestro Pesce ed è di proprietà del Comune di Napoli. La scultura sarà collocata temporaneamente nel cortile del Castel Nuovo, garantendo così al pubblico una fruibilità senza soluzione di continuità.

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Tale scelta è in linea con gli obiettivi dell’Amministrazione e con le finalità del progetto “Napoli Contemporanea 2024”, nel cui ambito l’opera è stata realizzata, di rafforzare la vocazione al contemporaneo della città attraverso una serie di iniziative artistiche e la collaborazione di artisti di alto profilo, perseguendo una strategia che mira al riposizionamento di Napoli sulla scena internazionale, nonché alla valorizzazione del suo patrimonio.

La collocazione della scultura “La freccia nel cuore” nel cortile del Castel Nuovo, sede del Museo civico della città, con una collezione che spazia dai reperti archeologici di età romana a opere di arte contemporanea, come “Lacrime di coccodrillo” di Francesco Vezzoli, si inserisce pienamente nel percorso museale del castello e, al contempo, contribuisce a rafforzare la sua naturale vocazione ad aprirsi a una programmazione stabile attraverso l’esposizione di opere di artisti di chiara fama, che raccontano o sono in dialogo con il territorio.

Simeone: "Mai preso in considerazione ticket ingresso al centro di Napoli"

Nino Simeone, presidente della Prima Commissione del Consiglio comunale di Napoli, afferma in una nota:

"Dapprima, per la proposta di introdurre un ticket d'ingresso per il Centro Storico: proposta del tutto legittima, ma che non è mai stata presa nemmeno in considerazione da questa Amministrazione comunale. Nonostante ciò, per l'enorme rilevanza mediatica nazionale che è stata data a questa "non iniziativa", c'è chi potrebbe strumentalizzare tale vicenda nel tentativo di dirottare i flussi turistici verso altre mete. Si è poi continuato, criticando la nostra città per la presenza di poche luminarie natalizie, rispetto ad altri Comuni che, avendo dimensioni ridotte, ma disponibilità finanziarie regionali, hanno potuto illuminare i propri centri storici. Anche in questo caso la critica è sterile, dal momento che Napoli non ha bisogno di luci artificiali per distinguersi, a differenza di tante altre località italiane, ma miglioreremo anche in questo. Un'inchiesta televisiva, ha inoltre attaccato pesantemente uno dei simboli partenopei per eccellenza: hanno cominciato con la Pizza e adesso siamo arrivati al Caffè!

E aggiunge:

Accusato di essere, in alcuni bar del capoluogo, addirittura "una ciofeca". Senza voler fare allusioni, va però sottolineato che, nella stessa inchiesta, viene dato ampio risalto alla qualità di noti marchi settentrionali, mentre le più celebri e rinomate ditte di torrefazione napoletane, con sede a Napoli, sono state ritenute di qualità inferiore. Ed infine, nella classifica annuale, stilata in base alla qualità della vita nelle 107 province italiane, Napoli è classificata al penultimo posto.

Infine conclude:

A pensar male, si potrebbe quasi commentare che questi potessero essere gli strascichi dei malumori di chi non ha ben accolto la recente elezione del Sindaco di Napoli alla Presidenza nazionale dell'ANCI? Nessuno può negare le criticità che esistono ancora nella nostra città, da diversi punti di vista, ma bisogna evidenziare anche che i problemi si stanno affrontando concretamente. Resta ancora molto da fare per migliorare la qualità della vita dei cittadini napoletani, ma sono già stati compiuti dei passi avanti, impensabili fino a pochi anni fa. Non è infatti un caso se milioni di visitatori, provenienti da tutto il mondo, scelgono Napoli e le sue innumerevoli bellezze.
Lo ripeto: sicuramente possiamo e dobbiamo fare di più e recuperare ritardi strutturali atavici, ma resta un dato fondamentale: Napoli per quest'anno risulterà anche penultima per la qualità della vita, ma anche quest’anno, in percentuale, sarà la città più visitata d'Europa ed indubbiamente sarà la prima per "qualità della vista"!"

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