“Ha una pensione da 570 euro, le pignorano la carta per un bollo auto non pagato 9 anni prima”
“Ad una signora anziana di 62 anni, con una pensione di 570 euro al mese, è stata pignorata la carta prepagata con la reversibilità del marito per un debito di 280 euro relativo ad un bollo auto non pagato nel 2014. Le hanno bloccato 950 euro”. A segnalare il caso è Roberto Capasso, rappresentante di Assoutenti Campania, che lancia un appello: “Senza entrare nei casi singoli, ci stanno arrivando tante segnalazioni di pignoramenti. È giusto pagare il dovuto e la legge ammette il pignoramento presso terzi, ma noi auspichiamo un atteggiamento umano dal fisco, dalle agenzie di riscossione e dagli istituti di credito, in particolare in un momento di forte crisi come quello che stiamo vivendo”.
Capasso (Assoutenti Campania): "Banche a agenzie siano umane"
“Gli istituti di credito – afferma Capasso – nel momento in cui ricevono una notifica di un pignoramento, prima di bloccare la carta o un conto, verifichino se ci siano i presupposti e in che limiti il conto può essere bloccato. Altrimenti ci troveremo a sentire tante storie come questa”.
L’episodio è accaduto negli scorsi giorni. Nella testimonianza della 62enne, raccolta da Assoutenti, l’anziana signora ha raccontato: “Mi hanno pignorato la carta dove prendo la pensione di reversibilità di mio marito. Il motivo? Un bollo auto non pagato per una automobile. Sulla carta non c’erano cifre grosse, ma solo la pensione e la tredicesima della reversibilità. Qualcuno potrebbe dire che non è necessario avere la macchina. Ma con 570 euro di pensione al mese come posso vivere a 62 anni? Io il sabato e la domenica vado a lavare i piatti al ristorante per poter vivere”.