Power bank esploso in scuola a Napoli, parla la preside: “Non posso vietarli agli studenti”
«Non posso vietare i power bank dei cellulari agli studenti. Non possiamo prendere provvedimenti in questo senso. Non possiamo dire ai ragazzi ‘non portate i power bank negli zaini'. Ma che possano essere pericolosi è una cosa che tutta la scolaresca dovrebbe sapere. Purtroppo, è un pericolo che si può correre, come può accadere anche per le batterie dei cellulari, oltre con i power bank».
A parlare a Fanpage.it è Donatella Mascagna, dirigente scolastica del Liceo scientifico-linguistico "Elio Vittorini" di Napoli, a seguito dell'incidente avvenuto nell'istituto dove un power bank, un dispositivo utilizzato per ricaricare gli smartphone, è esploso improvvisamente, venerdì mattina 4 ottobre, provocando una fiammata che ha incendiato uno zaino di plastica e fumo, che ha intossicato 7 studenti, dei quali due sono dovuti ricorrere alle cure mediche al pronto soccorso ospedaliero.
La preside a Fanpage.it: "Evento raro, nessun ferito grave"
L'episodio, rivelato da Fanpage.it, per fortuna non ha avuto grosse conseguenze. Nessun ferito grave, solo un grande spavento per gli alunni ed il personale scolastico che è prontamente intervenuto. L'aula è stata immediatamente sgomberata. La scuola ha chiamato il 118 che è intervenuto con le bombole di ossigeno per aiutare gli intossicati dai fumi. Tutto è rientrato in poco tempo. «È stata una cosa del tutto casuale», spiega la preside. La scuola, ovviamente, è bene precisare, non ha alcuna responsabilità per quanto accaduto.
«Si è trattato di un guasto alla batteria esterna custodita in uno zaino – dice la dirigente scolastica a Fanpage.it – L'intossicazione da fumo è stata provocata probabilmente dal fatto che questo dispositivo ha preso fuoco, si è incendiato all'improvviso, cosa rara ma che sembra possa capitare, all'interno di uno zaino di plastica. Questo ha generato dei fumi di plastica che qualche ragazzino ha inalato. Ma sono stati subito fatti evacuare, è stato chiamato il 118 per precauzione. Nell'episodio sono rimasti intossicati 7 ragazzini, dei quali 2 sono andati al Pronto Soccorso».