Positiva Covid a 57 anni partorisce due gemelli con cesareo d’urgenza a Salerno
Una 57enne positiva Covid ha partorito due gemelli con cesareo d'urgenza nell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. La donna, alla 32esima settimana di gravidanza, era stata ricoverata nel reparto Gravidanze a rischio per un problema di gestosi; era risultata negativa al primo tampone, quello effettuato al momento del ricovero, ma è risultata invece positiva a quello fatto prima del trasferimento in Terapia Intensiva dopo il parto. I due bambini, nati prematuri di otto mesi, sono ricoverati nella Terapia Intensiva neonatale del Monaldi di Napoli.
Dopo il ricovero la donna era stata stabilizzata ma, per via del cedimento fisico causato dalla gravidanza gemellare e dall'età, è stata colpita da un edema polmonare acuto con conseguente problema cardiorespiratorio, che ha messo in pericolo sia la sua vita sia quella dei bambini; da qui la decisione di procedere col parto cesareo d'urgenza. La donna è andata in arresto cardiaco dopo 4 ore dal cesareo e rianimata dalla dottoressa Flora Minichino. Successivamente la 57enne è stata trasferita al Da Procida di Salerno, dove si trova tuttora ricoverata.
"Si tratta sicuramente di una gravidanza indotta, sono complicanze legate all'età – spiega a Fanpage.it il dottor Mario Polichetti, responsabile del reparto di Gravidanze a Rischio dell'ospedale di Salerno – una gravidanza, per altro gemellare, a 57 anni è ad altissimo rischio di per sé. In sala operatoria la donna è entrata per un edema polmonare acuto. Prima l'abbiamo stabilizzata, poi l'abbiamo operata e quindi trasferita in Rianimazione. Il parto è stato estremamente complicato per le condizioni generali cardiorespiratorie al momento dell'intervento. I due bambini sono nati di 1,5 chili e 1,250 chili; ieri le condizioni del primo erano buone, era stato staccato dall'assistenza respiratoria intensiva, l'altro stavano provando a staccarlo dal respiratore. Nel complesso, bisogna dire che è andata benissimo".
Per Polichetti, che ha operato la donna insieme al collega Giorgio Colarieti, le condizioni salute della donna non destano particolare preoccupazione e, grazie al fatto che fosse vaccinata, non si prevedono ulteriori complicanze da Covid. "La vaccinazione anche in gravidanza è fondamentale per scongiurare complicanze respiratorie gravissime che possono portare alla morte, come già successo in alcuni casi", conclude Polichetti.