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Portati nel carcere di Nisida i 16enni accusati di avere ucciso Friederick a Pomigliano d’Arco

Disposto il trasferimento nel carcere minorile per i due 16enni accusati del pestaggio mortale del clochard nel Napoletano; il fermo è stato convalidato.
A cura di Nico Falco
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Frederick Akwasi Adofo
Frederick Akwasi Adofo

È stato convalidato il fermo emesso nei confronti dei due 16enni accusati di avere pestato a morte Friederick Akwasi Adofo, il 43enne trovato agonizzante domenica mattina a Pomigliano d'Arco in provincia di Napoli, e deceduto poco dopo nell'ospedale di Nola. I giovanissimi sono comparsi questa mattina davanti al gip del Tribunale dei Minorenni, sono accusati di omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi e della crudeltà; per entrambi è stato disposto il trasferimento nel carcere minorile di Nisida.

L'uomo, che dormiva su una panchina in via Gramsci, nei pressi di un supermercato dove era solito chiedere l'elemosina, era stato aggredito nella notte tra domenica e lunedì e lasciato agonizzante. Le immagini recuperate dai carabinieri di Castello di Cisterna mostrano le fasi di quel pestaggio: due persone, in apparenza giovani, si avvicinano al 43enne e lo colpiscono all'improvviso e ripetutamente, soprattutto alla testa e al volto, continuando anche quando è a terra immobile.

Le indagini hanno portato all'identificazione dei due ragazzi, entrambi residenti a Pomigliano d'Arco e non collegati alla criminalità organizzata. Il fermo è scattato mercoledì. Sui profili social di uno dei due i militari hanno trovato dei video che inneggiano alla violenza; uno di loro, successivamente all'omicidio e soltanto poche ore prima di essere raggiunto dal provvedimento, aveva pubblicato una sua foto con la scritta "mentre mi sta cercando la Digos".

Ieri a Pomigliano d'Arco si è tenuta una fiaccolata a cui hanno preso parte migliaia di persone; il corteo, partito dalla panchina di via Gramsci, ha attraversato le strade del comune del Napoletano per raggiungere la chiesa di San Francesco.

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