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Ponticelli polveriera di camorra: in un anno 16 tra bombe e agguati, rischio vendetta tra i clan

In un anno a Ponticelli sono 16 gli episodi inquadrati dagli inquirenti come legati agli scontri tra i De Luca Bossa – Minichini – Casella e i De Martino (alleati ai De Micco). Il quartiere di Napoli est è una polveriera: i fermi scattati nei giorni scorsi sono stati decisi anche per evitare ulteriori scontri a fuoco.
A cura di Nico Falco
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Aria di camorra, aria di guerra, Ponticelli che è diventata una polveriera. Sul tavolo da gioco dei clan che vogliono spartirsi il quartiere di Napoli est è arrivata l'ora di mostrare i punti, i bluff, della vittoria e della sconfitta. Il momento di girare le carte, quello più teso della partita, quando chi si ritrova con la mano perdente può anche rovesciare il tavolo in un impeto di rabbia. Ed è proprio questo quello che ipotizzano gli inquirenti, che nelle scorse ore hanno sottoposto a fermo 11 persone, appartenenti ai diversi clan in lotta.

I provvedimenti sono arrivati da indagini non recenti, in piedi anche da un paio di anni, ma l'accelerata è stata necessaria per togliere dal quartiere diversi "giocatori". Il pericolo è infatti che, dopo i recenti episodi, in un momento in cui i clan sono sotto pressione e temono sia un agguato dai rivali sia l'esecuzione di misure cautelari, si possa arrivare alla guerra aperta. Ovvero, a una carneficina di quelle tipiche delle guerre di camorra, con un ulteriore pericolo: per il momento a combattersi sono soltanto i gruppi locali, ma alle porte ci sono l'Alleanza di Secondigliano e il clan Mazzarella, che potrebbero decidere di entrare apertamente nel conflitto.

Un mitra puntato contro i poliziotti

Sintomatico dell'aria che tira, come evidenziato dai pm Simona Rossi e Antonella Fratello nella richiesta di fermo per 4 persone ritenute vicine ai De Luca Bossa – Minichini – Casella (per l'estorsione a un parcheggiatore abusivo), un episodio che riguarda proprio l'arresto di 5 uomini considerati legati a quello stesso clan il 26 settembre scorso: intercettati in viale delle Metamorfosi, tentarono la fuga e furono bloccati solo al termine di un inseguimento durante il quale uno di loro aveva puntato una pistola mitragliatrice verso i poliziotti. Tra loro c'era anche Giuseppe Damiano, scampato ad un agguato 10 giorni prima, il 17 settembre.

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Faida di camorra a Ponticelli, gli agguati tra i clan

Gli inquirenti inquadrano la riapertura delle ostilità nell'espulsione dei De Martino, fedeli ai De Micco, dal cartello composto dai De Luca Bossa – Minichini – Schisa. La scarcerazione di personaggi di primo piano dei De Micco (il capoclan Marco De Micco detto il Bodo è tornato in libertà nello scorso marzo) e dei De Martino avrebbe ridato vita al clan, portando quindi alla sequela di attentati dinamitardi e agguati che da un anno si verificano nel quartiere.

  • Agosto 2020: gli "XX" del Rione Fiat vengono estromessi dalla spartizione del denaro della cassa comune e reagiscono con una serie di scontri armati. Nello stesso periodo torna in libertà Carmela Ricci, moglie di Francesco De Martino e madre di Antonio, Giuseppe e Salvatore De Martino; la donna, secondo i magistrati, era diventata punto di riferimento del clan insieme a Salvatore dopo l'arresto degli altri due figli
  • 26 settembre 2020: in via Esopo il mancato agguato contro Salvatore Chiapparelli, detto "Toporecchia", e Fabio Risi, ritenuti legati al clan De Martino
  • 7 ottobre 2020: in via Fratelli Grimm l'agguato contro Rodolfo Cardone, colpito alla schiena con un fucile caricato con munizioni da caccia mentre si trovava all'esterno di un bar. Anche lui è ritenuto legato agli "XX"
  • 29 ottobre 2020: l'agguato contro Luigi Aulisio, detto "Alì", ritenuto esponente di spicco dei Casella e cognato dei reggenti
  • 2 novembre 2020: l'agguato contro Rosario Rolletta, alias "Friariello", all'epoca esponente di spicco dei De Martino e oggi collaboratore di giustizia
  • 12 marzo 2021: l'agguato contro Giuseppe Righetto
  • 13 marzo 2021: l'omicidio di Giulio Fiorentino e il tentato omicidio di Vincenzo Di Costanzo, entrambi ritenuti legati ai De Martino
  • 18 marzo 2021: l'esplosione di una bomba in via Crisconio
  • 18 marzo 2021: il tentato omicidio di Ciro Cotugno
  • 8 maggio 2021: l'esplosione di colpi d'arma da fuoco in via dei Mosaici in quello che verosimilmente sarebbe dovuto essere un agguato contro Luigi Austero
  • 11 maggio 2021: la bomba in via Vera Lombardi che ha distrutto la Smart utilizzata da Francesco Clienti
  • 12 maggio 2021: la bomba lanciata da un cavalcavia sulle abitazioni di via Esopo
  • 11 agosto 2021: l'omicidio di Salvatore De Martino
  • 17 settembre 2021: il tentato omicidio a Volla di Giuseppe Damiano, detto Peppe ‘o chiattone, vicino ai De Luca Bossa
  • 28 settembre 2021: l'ordigno esploso in via Piscettaro, davanti all'abitazione di Marco De Micco
  • 6 ottobre 2021: l'omicidio di Carmine D'Onofrio, figlio illegittimo di Giuseppe De Luca Bossa, fratello del capoclan Antonio De Luca Bossa,alias Tonino ‘o Sicco. Il ragazzo, ritenuto estraneo a dinamiche di camorra, è stato ammazzato davanti alla compagna incinta di otto mesi.
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