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Pomodori cinesi, manifestazione al porto di Salerno di Coldiretti: “No al cibo spazzatura”

Manifestazione di Coldiretti al porto di Salerno contro l’arrivo di container di pomodori cinesi: “No alle importazioni sleali frutto dello sfruttamento dei cinesi”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Manifestazione al porto di Salerno contro l'arrivo di container con pomodori provenienti dalla Cina: la Coldiretti ha fatto sapere che "il presidio salernitano resterà attivo tutta la notte e proseguirà nella giornata di domani fino a quando non si avrà la certezza del contenuto dei container del cargo battente bandiera liberiana nel quale viene segnalata la presenza di concentrato di pomodoro cinese". L'obiettivo, in contemporanea alla manifestazione di Bari, è quello di manifestare "contro le importazioni sleali fatte con lo sfruttamento dei lavoratori cinesi o senza rispettare gli standard europei", come spiegato il presidente regionale Ettore Bellelli e il direttore regionale Salvatore Loffreda.

"Chiediamo a gran voce che venga rimesso in discussione il principio del codice doganale sull'origine dei cibi, dove ciò che conta è solo l’ultima trasformazione", spiegano da Coldiretti, "Per questo proseguiamo nella nostra azione di denuncia e per questo prosegue la nostra raccolta di un milione di firme per richiedere all’Europa una legge che obblighi di indicare chiaramente l’origine su tutti i prodotti dell’Unione". Quest'oggi a Salerno era attesa la nave con 40 container di pomodoro cinese, partito lo scorso 29 aprile e che, secondo Coldiretti, arriverebbe in massima parte dalla regione dello Xinjiang, dove verrebbe coltivato grazie al lavoro forzato degli uiguri. Lo scorso anno, ha spiegato ancora Coldiretti, "l’Italia ha importato 85 milioni di chili di pomodoro trasformato cinese, proveniente in gran parte proprio dallo Xinjiang nonostante il fatto che gli Stati Uniti nel abbiano vietato l’importazione sul proprio territorio dal gennaio 2021 per evitare di sostenere il lavoro forzato". Tra i cartelli esposti, anche quelli con gli slogan: "No al cibo spazzatura per i nostri bambini".

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