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Pomigliano “La città di cemento”, Costa e Ruotolo al fianco dell’ex comandante allontanato dopo le sue indagini

Il vice presidente della Camera dei deputati Sergio Costa e il responsabile comunicazione del Pd, Sandro Ruotolo, prendono posizione dopo la pubblicazione dell’inchiesta di Fanpage.it.
A cura di Antonio Musella
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Sono molti gli attestati di solidarietà per il comandante Luigi Maiello arrivati dal mondo della politica dopo la pubblicazione della nostra inchiesta "La città di cemento", con cui abbiamo mostrato le indagini dell'ex comandante della polizia municipale di Pomigliano d'Arco sull'intreccio tra speculazione edilizia, politica e imprese colpite da interdittiva antimafia.

Maiello ha condotto una lunga inchiesta sulla concessioni di permessi a costruire oltre 800 appartamenti per un valore di 60 milioni di euro, rilasciati negli anni scorsi dall'ufficio tecnico del Comune di Pomigliano d'Arco; tra questi ci sono quelli ad una ditta con interdittiva antimafia riconducibile al clan Foria di Pomigliano d'Arco. Maiello è stato oggetto di una campagna denigratoria del nuovo Sindaco di Pomigliano d'Arco, Lello Russo, eletto dopo la caduta della precedente amministrazione di Gianluca Del Mastro sostenuto da Pd e Movimento 5 Stelle.

L'attuale Primo Cittadino del comune del Napoletano, in campagna elettorale, ha accusato Maiello di "essersi inventato la camorra a Pomigliano" che a suo dire "non esiste". Sempre Russo aveva accusato Maiello di essersi "fatto da solo" l'attentato che ha colpito il comando della polizia municipale il 1 gennaio del 2022, allora retto da Maiello, quando furono date alle fiamme diverse auto confiscate ai clan. Il vice presidente della Camera dei deputati, Sergio Costa, e il responsabile informazione e cultura del Partito Democratico, Sandro Ruotolo, sono intervenuti sulla vicenda.

Costa (M5S): "Sostegno a Maiello, ruolo dell'informazione è fondamentale"

Il vice presidente della Camera dei Deputati, Sergio Costa del Movimento 5 Stelle, attraverso un comunicato stampa ha espresso la sua solidarietà al comandante Maiello. "Con profondo rispetto e ammirazione esprimo il mio appoggio a Luigi Maiello, ex comandante della polizia municipale di Pomigliano d'Arco che, grazie alla sua dedizione e coraggio, ha rivelato pratiche edilizie discutibili nella sua comunità. La storia di Maiello, dettagliatamente riportata da Fanpage nel reportage "La città di cemento", è una testimonianza cruciale delle sfide affrontate dai servitori dello Stato che si oppongono alla corruzione e agli abusi. Il colonnello Maiello ha agito con integrità, conducendo indagini che hanno portato al sequestro di cantieri per un valore di 60 milioni di euro, evidenziando irregolarità sostanziali nel rilascio di permessi edilizi".

Nella nota l'ex ministro dell'Ambiente, molto attivo proprio in Campania dove è stato eletto, ha aggiunto: "Ringrazio inoltre Fanpage per il lavoro di inchiesta, essenziale per fare luce su queste vicende e sul territorio di Pomigliano d'Arco, spesso trascurato dai riflettori nazionali. Attraverso reportage approfonditi e responsabili come questo, il giornalismo continua a svolgere un ruolo fondamentale nella difesa della verità e nella promozione della giustizia".

Ruotolo (Pd): "Maiello fatto fuori, c'è un assalto al territorio"

Anche il responsabile informazione e cultura del Partito Democratico e candidato alle elezioni europee al Sud, Sandro Ruotolo, ha preso posizione sulle vicende di Pomigliano d'Arco dopo la pubblicazione dell'inchiesta di Fanpage.it. "Chiediamo spiegazioni sul perché sia stato allontanato un uomo dello Stato rigoroso e serio come il colonnello Luigi Maiello a Pomigliano d’Arco. Chi fa il proprio dovere per tutelare la propria terra viene fatto fuori senza una spiegazione", scrive in una nota.

L'ex senatore aveva avuto modo di apprezzare già in passato il lavoro di Maiello, che ha ricoperto diversi incarichi nell'area metropolitana di Napoli, occupandosi di vari settori, dal contrasto ai reati ambientali fino alle infiltrazioni della camorra negli appalti pubblici. Ruotolo accende anche i riflettori sull'operazione edilizia complessiva che sta attraversando il territorio di Pomigliano d'Arco: "Ci troviamo davanti all’assalto di un territorio che andrebbe tutelato, non cementificato. Occorrerebbe battersi per il consumo di suolo zero: qui invece siamo di fronte a una speculazione edilizia, con rischi seri di infiltrazioni della camorra – la cui esistenza in città fu persino negata in campagna elettorale dal sindaco Russo – come dimostrano le inchieste della magistratura che prefigura una nuova stagione di mani sulla città”.

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