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Pomigliano d’Arco, Colosimo: “La camorra c’è. E le interdittive dimostrano che occorreva intervenire”

La presidente dell’Antimafia a Fanpage.it bacchetta nuovamente il Sindaco Russo. “La camorra c’è, lo dicono i rapporti delle forze di polizia”. E sulle indagini di Maiello: “Le interdittive dimostrano che qualcosa da indagare c’era”
Intervista a Chiara Colosimo
Presidente commissione parlamentare antimafia
A cura di Antonio Musella
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La presidente della commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, è intervenuta nuovamente sulle vicende legate al sindaco di Pomigliano d'Arco, Lello Russo, uno dei personaggi al centro dell'inchiesta di Fanpage.it "La città di cemento". Russo a più riprese ha negato l'esistenza della camorra sul suo territorio, rendendosi protagonista poi della rimozione ed del licenziamento di Luigi Maiello, ex comandante della polizia municipale che aveva avviato un'indagine sugli abusi edilizi e le ditte con interdittiva antimafia che avevano ricevuto i permessi a costruire dal Comune di Pomigliano d'Arco.

Colosimo, all'indomani della pubblicazione dell'inchiesta di Fanpage.it, aveva inviato una lettera al sindaco Russo, sottolineando non solo la presenza delle organizzazioni criminali a Pomigliano d'Arco, ma anche la pericolosità di affermazioni del tenore di quelle fatte dal sindaco, da parte di uomini delle istituzioni. Con questa intervista a Fanpage.it la Colosimo prova ad approfondire ulteriormente la questione, sottolineando la pericolosità delle organizzazioni criminali a Pomigliano d'Arco.

Lei ha visto il nostro lavoro su Pomigliano d'Arco, lei come vede il quadro di quello che sta avvenendo su quel territorio?

Io ho ritenuto di intervenire dopo diverse segnalazioni a seguito dell'intervento pubblico del sindaco Russo, e specifico una cosa, segnalazioni non solo di esponenti politici ma anche di associazioni, di singoli cittadini di Pomigliano d'Arco, di persone che non hanno interesse politico. Ho ritenuto di farlo per dovere istituzionale perché non vedo il motivo di fronte al mio ruolo, di tacere di fronte a dati oggettivi delle forze di polizia e di cose note anche grazie alla libera stampa diciamo così. Le stese piuttosto che gli arresti per estorsione sono cose note, quindi manifestano la presenza della camorra.

Ci sono anche i fatti specifici che riguardano le indagini dell'ex comandante Maiello, le autorizzazioni a costruire date a ditte con interdittiva antimafia, c'è stata la rimozione di Maiello, è un fatto grave, lei cosa ne pensa?

Io non entro in questioni politiche in nessun caso, questa se non è una questione politica può essere attenzionata dalla commissione parlamentare antimafia e come su tutti i fatti la commissione farà il suo dovere. Mi sembra però che le interdittive antimafia dimostrano già che un motivo di intervento c'era. Io sono intervenuta sul caso a prescindere dal dibattito politico e manterrò questa linea perché questo approccio rende credibile il lavoro della commissione parlamentare.

In Campania negli ultimi anni si sono registrati diversi casi di Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa, voi state prestando particolare attenzione a questo fenomeno?

Assolutamente sì, non solo per i fatti di cronaca nazionale, ma anche attraverso un comitato che si occupa esclusivamente di infiltrazioni e scioglimenti che è quello che è deputato alla valutazione dei casi singoli come questo di Pomigliano d'Arco. Credo che questo tema sia prioritario per la commissione parlamentare antimafia che ha tra i suoi mandati quello di verificare i rapporti tra criminalità organizzata e amministrazioni

Lei pensa di incontrare il primo cittadino di Pomigliano D'Arco?

Io incontro e parlo con tutti gli amministratori locali che vogliono delle delucidazioni sulla criminalità organizzata, se lo chiede verrà ricevuto e riceverà le stesse informazioni che ha già ricevuto nella mia lettera scritta. Io ho degli ufficiali di collegamento delle forze di polizia, questi ufficiali su mia richiesta in accordo con le forze di polizia locali mi fanno la fotografia del territorio in oggetto. E quando io intervengo, lo faccio a seguito di quelle fotografie, non intervengo né a seguito di appartenenze politiche né a seguito di sollecitazioni politiche, intervengo a seguito di dati oggetti che mi danno le forze di polizia.

Un sindaco su un territorio rappresenta lo Stato, quello che dice ha un peso…

È il motivo per cui sono intervenuta subito ed ho scritto al sindaco, altrimenti non lo avrei fatto. Qua parliamo di posizioni espresse in pubblico, quindi dovevo intervenire. Sottovalutare le infiltrazioni è sempre rischioso, per questo sono intervenuta, a l'ho fatto a seguito di relazioni dettagliate che ho ricevuto. Leggo anche che se ne vuole fare una strumentalizzazione politica, la mia appartenenza è nota, ma la mia appartenenza mi obbliga moralmente a rispondere prima alle istituzioni e poi a una parte. Quindi prima di intervenire non controllo a chi appartiene quel sindaco.

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