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Pino storico abbattuto al Vomero, Maurizio De Giovanni: “Era meraviglioso, così passa la voglia di combattere”

Abbattuto un pino storico a viale Raffaello al Vomero. L’ira dei comitati. Il Comune: “C’è perizia per l’abbattimento”. Lo scrittore De Giovanni: “Era meraviglioso. Niente di più urgente in città?”
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Viale Raffaello al Vomero si abbatte un pino storico ed è polemica. Insorgono i comitati ambientalisti, che accusano: “Lo tagliano forse perché qualcuno vuole una migliore vista panoramica sulla città”. Al loro fianco anche lo scrittore Maurizio De Giovanni, vomerse doc, autore di capolavori come Il Commissario Ricciardi e Mina Settembre. Stamattina il comitato San Martino, presieduto da Francesco Di Mauro, e altri cittadini e associazioni ambientaliste si sono riunite sotto l'albero in segno di protesta contro l'abbattimento. Ci sono state tensioni e sono arrivati gli agenti della Polizia Locale e della Polizia di Stato. L'albero è stato abbattuto.

De Giovanni: "Così passa la voglia di combattere"

In un post sul suo profilo Facebook, Maurizio De Giovanni scrive:

Napoli. Ora. Si abbatte un albero sano. Meraviglioso. Che la natura ha reso così avendo bisogno di decenni, ma che si uccide in un attimo. Il motivo? E chi lo sa. Qualcuno che si sentiva minacciato. O che magari voleva vedere meglio il panorama. Forse in città non c’era niente di più urgente da fare. O forse si aspettava il momento in cui c’era meno gente per fare domande. A volte veramente passa la voglia di combattere.

Perché l'albero di viale Raffaello è stato abbattuto

Ma come stanno le cose? Si tratta, a quanto apprende Fanpage.it, di un pino domestico che sorge su un suolo privato condominiale, oggetto di una diffida dei vigili del fuoco del 21 gennaio scorso e di una diffida della Protezione Civile, in attesa delle verifiche dei proprietari.

Santagada a Fanpage.it: "Stupito dalle polemiche"

“La perizia dell'agronomo di parte – spiega l'assessore al Verde, Vincenzo Santagada, a Fanpage.it – ha dimostrato che il pino va abbattuto. Non capisco le polemiche. Dobbiamo aspettare che un albero cada in testa a qualcuno? Detto questo, qui nessuno vuole abbattere gli alberi, ma semmai piantarli. Siamo di fronte a perizie tecniche e vanno rispettate. Non appena il comitato mi ha contattato, ho subito fatto avviare un'ispezione al servizio verde, ma i risultati sono questi”.

L'ordinanza di verifica è stata emessa il 5 marzo 2024. Il privato ha trasmesso perizia agronomica dalla quale si evinceva la necessità di abbattere l'albero, anche sulla base di prove strumentali. Il Comune ha rilasciato il nulla osta all'abbattimento il 18 marzo 2024 e ha chiesto la trasmissione (a seguito dell'abbattimento) del Certificato di Eliminato Pericolo. Al posto dell'albero abbattuto ne sarà piantato uno un po' più piccolo.

L'ira dei comitati: “Napoli nemica del verde”

Il Comitato San Martino in una nota dal titolo “Napoli nemica del verde” scrive:

Accade a Viale Raffaello al Vomero. È in corso l’abbattimento di uno splendido esemplare di Pinus Pinea che, evidentemente, dà molto fastidio a qualcuno. Già nel mese di gennaio scorso (quando accertammo il transennamento del pino in attesa di qualche intervento) segnalammo questo rischio all’Amministrazione e ci fu risposto che all’epoca non era stato rilasciato alcun permesso ad abbattere ed erano in corso verifiche.

Improvvisamente stamattina una folta squadra di operai muniti di attrezzi e camion-ragno (in possesso di nulla osta del 18/3/24 rilasciato dal Comune sulla base di una perizia agronomica di parte, ovvero scritta dalla parte interessata), ha cominciato le operazioni di abbattimento.

Sono intervenuti alcuni residenti immediatamente “scoraggiati” dalla Polizia intervenuta sul posto che ha comunicato di voler procedere all’identificazione dei presenti. In poche parole inermi cittadini in difesa di un Pino la cui presenza impedisce, evidentemente, una migliore vista panoramica sulla città.

Non abbiamo più parole per esprimere il nostro giudizio pessimo sull’operato di questa amministrazione, schiacciata dalla ignavia e dalla burocrazia avallata da uno stato di polizia sempre più inquietante.

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