Pietro Caprio, trovato carbonizzato in auto, l’uomo fermato per omicidio si difende: “Non sono stato io”
Si difende l'uomo di 82 anni fermato per l'omicidio di Pietro Caprio, il professore di scienze motorie di 58 anni trovato carbonizzato all'interno di un'auto a Baia Domizia, nella provincia di Caserta. L'anziano, sottoposto a fermo per omicidio e distruzione di cadavere, ha dichiarato agli inquirenti di non aver ucciso Caprio che, anzi, ha definito "un benefattore". Circa 20 anni fa, infatti, la vittima avrebbe prestato all'82enne una considerevole somma di denaro, che però l'anziano ha dichiarato di aver restituito, facendo egli stesso menzione al debito.
L'82enne individuato grazie alle immagini delle telecamere
Gli inquirenti – sulla vicenda indagano i carabinieri, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere – sono arrivati all'82enne grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona in cui è stata trovata l'auto data alle fiamme e il cadavere di Pietro Caprio. Dalle immagini, infatti, i militari hanno visto la Fiat dell'82enne e la Dacia della vittima hanno imboccato insieme via Pietre Bianche nel primo pomeriggio di venerdì 3 novembre: soltanto l'auto dell'anziano, qualche minuto più tardi, si allontana dal luogo.
Le tracce di Pietro Caprio si sono perse proprio venerdì scorso. Poco più di 24 ore più tardi, nel pomeriggio di sabato 4 novembre, la Dacia intestata alla madre del professore è stata trovata in via Pietre Bianche: era stata data alle fiamme, all'interno vi era un cadavere carbonizzato e irriconoscibile, poi identificato come il professore di scienze motorie. L'82enne, invece, è stato individuato e fermato nella giornata di ieri, domenica 5 novembre.