Picchiato a calci in faccia perché gay, perse un occhio: condannato l’aggressore a Torre Annunziata

Bullizzato in strada, rinchiuso in una scatola e picchiato a calci in faccia perché gay, un 50enne di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, perse un occhio. A distanza di 6 anni arriva la condanna per l'aggressore. Ieri, il Tribunale di Torre Annunziata ha condannato in primo grado per lesioni gravissime a 6 anni e mezzo di reclusione un 30enne originario del comune oplontino. L'uomo sarebbe responsabile di aver sferrato un calcio in pieno volto alla vittima. Il 50enne, assistito dall'avvocato Simonetta Vitiello, si è costituto parte civile al processo.
L'aggressione in strada nel 2017
L'episodio risale alla notte tra il 31 agosto e il primo settembre 2017. Per quell'aggressione il 50enne fece denuncia solo due mesi dopo, quando gli fu asportato definitivamente il bulbo oculare, che era rimasto gravemente danneggiato a seguito della violenta aggressione. Sono state avviate le indagini e ne è partito un processo. Ieri, il giudice Francesco Todisco ha emesso la sentenza di condanna di primo grado nei confronti di un giovane di Torre Annunziata. Mentre è stato assolto l'altro imputato per non aver commesso il fatto.
Il 50enne ha perso un occhio
Durante la sua requisitoria il pubblico ministero Ugo Spagna aveva chiesto una condanna a quattro anni e dieci mesi, inferiore a quella alla fine decisa dal giudice. Per il 50enne quella notte terribile ha cambiato la sua vita per sempre. La perdita dell'occhio l'ha colpito non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. L'uomo si è ritrovato in grandi difficoltà economiche. Adesso, l'imputato dovrà risarcire i danni in sede civile.