Studente picchiato alla festa di compleanno nel bar di Chiaia, calci in faccia mentre era svenuto: 3 arresti

Studente aggredito ai baretti di Chiaia: picchiato col calcio della pistola e preso a calci. Poi spari nella strada affollata. Tre ragazzi arrestati dai carabinieri.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Picchiano uno studente universitario che festeggia il compleanno in un baretto di Chiaia, quartiere della movida napoletana. Colpito ripetutamente alla testa, prima, con il calcio di una pistola e poi con i calci infertigli una volta caduto a terra privo di sensi. L'aggressione per futili motivi. Poi, poco dopo, una "stesa", ossia una sparatoria, proprio all'esterno del locale, nella strada affollata di giovani. E scoppia il fuggi fuggi. Due colpi esplosi, secondo gli investigatori, a scopo intimidatorio e dimostrativo. L'aggressione è avvenuta lo scorso 1 febbraio 2025. A distanza di meno di due mesi, i carabinieri e la DDA partenopea hanno arrestato 3 ragazzi, di età compresa tra i 19 e i 22 anni, ritenuti presunti responsabili dell'aggressione. Ora sono in carcere. I tre sarebbero stati incastrati dai filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Nel video, diffuso dai carabinieri, le immagini del brutale pestaggio e della "stesa" compiuta davanti al locale.

Studente aggredito ai baretti di Chiaia, 3 arresti

L'operazione dei militari dell'Arma è scattata questa mattina, lunedì 7 aprile 2025, alle prime luci dell’alba. I carabinieri della Compagnia di Bagnoli stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. Nei guai tre ragazzi. Sono ritenuti gravemente indiziati dei delitti con metodo mafioso, commessi il 1 febbraio 2025 nel quartiere di Chiaia, prima all’interno e poi all’esterno del locale notturno.

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Due dei tre indagati sono gravemente indiziati del delitto di lesioni aggravate dal metodo mafioso, mentre il terzo indagato è ritenuto gravemente indiziato del delitto di pubblica intimidazione con uso di armi, anche in questo caso aggravato da metodo mafioso. Fondamentali per le indagini delle forze dell'ordine, coordinate dalla Procura, come si è detto, le immagini delle telecamere di videosorveglianza che si trovano nella zona di Chiaia, sia private che pubbliche, che sono riuscite a riprendere la scena dell'aggressione e poi la fuga dei ragazzi in strada, nonché le sommarie informazioni rese dai presenti.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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