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Picchia una donna a pugni e gomitate e le ruba la pensione della figlia disabile a via Duomo

Il rapinatore aveva pedinato la donna dalle Poste di piazza Matteotti. Poi l’aveva assalita ed era fuggito. Arrestato dalla Polizia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Picchia a pugni e gomitate una signora per rubarle la pensione della figlia disabile appena ritirata alle Poste di Piazza Matteotti. La violenta aggressione in via Duomo a Napoli. Il rapinatore aveva osservato attentamente i movimenti della donna nell'ufficio postale e poi l'aveva pedinata, seguito a distanza da un complice in scooter, per diversi chilometri, fino a quando è entrato in azione assalendo brutalmente la vittima e picchiandola per costringerla a consegnare la borsa con i 2.500 euro della pensione della figlia disabile.

In carcere il rapinatore 64enne

La rapina avvenne a febbraio del 2023. A distanza di quasi un anno per il rapinatore sono scattate le manette. La Polizia di Stato, questa mattina, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura, nei confronti di un 64enne, indagato per il reato di rapina aggravata.

Incastrato dai filmati delle telecamere

Dall’attenta analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza pubblici e di alcuni esercizi commerciali, nonché dalla comparazione di frame ricavati dal sistema dei cosiddetti “cattura targhe” – attività svolte dalla Squadra Mobile di Napoli – è emerso che l’odierno indagato ha dapprima pedinato una donna, seguendola all’interno dell’Ufficio Postale di Piazza Matteotti e osservandola attentamente durante le operazioni di prelievo allo sportello.

Rubata anche la carta del Reddito di Cittadinanza

Successivamente, l’ha pedinata appiedato lungo le strade del centro cittadino, seguito da un complice a bordo di uno scooter. Giunto a via Duomo, l’ha aggredita violentemente con pugni e gomitate, strappandole la borsa che conteneva un telefono cellulare, una carta del reddito di cittadinanza e la somma di 2.500 (duemilacinquecento) euro, corrispondente alla mensilità pensionistica che percepisce la figlia minore disabile, dandosi poi alla fuga a bordo del motociclo condotto dal complice.

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