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Napoli, morsi e calci alla fidanzata incinta che voleva lasciarlo. I passanti chiamano il 112 e lo fanno arrestare

Un 27enne è stato arrestato a Pozzuoli (Napoli) per maltrattamenti sulla compagna incinta che voleva lasciarlo; i militari allertati dai passanti.
A cura di Nico Falco
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L'ha presa a pugni, a calci, anche a morsi perché lei voleva lasciarlo. L'ha pestata per strada, davanti a tutti, incurante anche del fatto che fosse incinta. La scena però è stata notata da alcuni passanti, che non hanno perso tempo e hanno allertato le forze dell'ordine: poco dopo sul posto sono arrivati i carabinieri. In manette, accusato di maltrattamenti in famiglia, un 27enne napoletano con diversi precedenti penali, arrestato ieri a Pozzuoli; non è riuscito a scappare perché la sua automobile non è ripartita.

I due erano in via Campiglione, lo stradone che congiunge i comuni di Pozzuoli e Quarto, nel Napoletano. Erano andati a fare la spesa in automobile. Sulla via del ritorno, però, hanno preso a litigare. Furiosamente. Il motivo, apprende Fanpage.it, sarebbe stata la decisione di lei di lasciarlo. Durante la discussione la ragazza ha spento l'automobile e ha sfilato le chiavi dal quadro, poi è riuscita ad uscire dall'abitacolo. I passanti, attirati dalla confusione, hanno visto che aveva del sangue sul viso, all'altezza dell'orecchio, e hanno chiamato il 112. Quando i carabinieri sono arrivati in via Campiglione l'uomo era ancora lì: l'automobile non ne voleva sapere di ripartire.

I militari hanno appurato che il 27enne, di professione operaio, si era accanito contro la compagna, senza nemmeno preoccuparsi di causare danni al feto che portava in grembo. Nonostante fosse incinta di 8 settimane l'ha presa a calci e pugni ed è arrivato anche a morderla. E da successivi accertamenti è poi emerso che non era nemmeno la prima volta che la 35enne veniva picchiata: era già successo in passato, ma non aveva mai avuto la forza di denunciare.

Il giovane, bloccato e ammanettato dai carabinieri della stazione di Pozzuoli, dopo le formalità di rito è stato trasportato nel carcere di Poggioreale. La donna è stata accompagnata al Pronto Soccorso per gli accertamenti del caso; non ha riportato gravi ferite, è stata dimessa con una prognosi di 7 giorni per contusioni ed escoriazioni, le visite mediche hanno escluso conseguenze per il bambino.

(articolo aggiornato il 7 febbraio alle 12:00)

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