Piazza Bellini, l’artista di strada denuncia: “Picchiato dal gestore di un locale”
La denuncia-querela per «lesioni e minacce» è stata formalizzata alla Questura di Napoli, ufficio Prevenzione generale soccorso pubblico, nel pomeriggio del 1 aprile. Ma la storia sta circolando tantissimo sui social network visto che il denunciante, Gianmario Sanzari, 27 anni, è uno degli artisti di strada più noti nella zona del centro storico partenopeo e pubblicamente ha reso noto il suo volto tumefatto e raccontato la sua verità su una storiaccia avvenuta all'inizio del weekend.
A Fanpage.it il giovane racconta la sua versione, la stessa che ha messo nero su bianco davanti ai poliziotti (abbiamo potuto leggere le due pagine di querela), ovvero l'aggressione subìta venerdì 31 marzo alle 3 di notte in piazza Bellini, uno dei punti nevralgici della movida cittadina, sua seconda casa. La piazza lo ospita ogni weekend con la sua chitarra e il ragazzo con la sua voce intrattiene i frequentatori della zona. Spesso arrabbiare i residenti che più volte hanno chiamato la Polizia Municipale per farlo spostare. «Chi reputa la musica un disturbo, merita una vita di silenzio», questo il ‘motto' impresso sullo striscione che accompagna le esibizioni del musicista.
Veniamo ai fatti: Gianmario racconta che, come ogni venerdì, si è esibito tra via Costantinopoli e piazza Bellini davanti a due bar di cui conosce bene i gestori. Loro hanno sempre mostrato forte interesse e affetto nei suoi confronti, poiché le sue esibizioni intrattengono un gran numero di clienti. Così, pensando di fargli un favore, il musicista si è esibito più vicino alle porte dei due locali rispetto al solito. «Prima che iniziassi il live – ha raccontato – il gestore di un locale mi ha chiesto di cantare un brano movimentato per far ballare il pubblico».
Durante l'esibizione gli avrebbe chiesto di spostarsi varie volte «forse per timore che la Municipale potesse sanzionarlo» e Gianmario dice di averlo assecondato. «Poi ho perso la pazienza perché continuava a mandarmi ragazzi che volevano suonare . Mi chiamava continuamente e mi interrompeva. Quindi gli ho risposto che doveva lasciarmi lavorare e terminare la performance».
Al termine dell'esibizione Gianmario sarebbe entrato in entrambi i locali a salutare i gestori, come di consueto.
«Quando sono entrato nel suo locale – è ancora lui a spiegare – questa persona, che per età potrebbe essere mio padre, mi ha detto che non gli ero piaciuto, non gli era piaciuta la risposta che gli avevo dato. Io ho fatto finta di niente. Lui è entrato nel suo locale e ha continuato a ribadire che non gli ero piaciuto. Allora ho cominciato a giustificarmi, dicendo che mi ero posizionato fuori il suo locale proprio per aiutarlo ad attirare clienti».
Di lì a poco – è il racconto formalizzato nella querela – l'artista di strada denuncia di aver subìto una testata in volto ed essere preso per i capelli e scaraventato su un tavolino. «Mi ricordo solo che sputavo sangue – ha raccontato – ed ero sporco ovunque. Ci ha dovuto dividere il buttafuori. Io mi sono sciacquato, ho chiamato polizia, ambulanza».
Sono intervenuti i militari dell'Esercito di Stato che stazionano in piazza Bellini, poi la Polizia di Stato e il 118. «Lui (il presunto aggressore ndr.) si è allontanato in scooter» chiarisce il giovane. Che conclude amareggiato: «Napoli è diventata invivibile. Per me questo è il fallimento più grande». La querela è ora oggetto di ulteriori approfondimenti da parte delle forze dell'ordine.