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Pianura, ucciso con 7 colpi di pistola Antonio Zarra, 25 anni: l’agguato su via Carrucci

Dieci colpi di pistola di cui sette a segno: così è morto Antonio Zarra, 25enne di Pianura già noto alle forze dell’ordine. Nonostante l’arrivo in ospedale, Zarra si è spento poco dopo: troppo gravi le ferite riportate. L’agguato forse su via Carrucci, dove la polizia ha rinvenuto dieci bossoli e macchie di sangue sulla strada.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Dieci colpi di pistola, di cui sette andati a segno: quasi un'esecuzione quella che ha portato alla morte di Antonio Zarra, 25enne napoletano già noto alle forze dell'ordine per reati specifici. Zarra è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Fuorigrotta attorno alle tre di notte da alcuni conoscenti, con ferite d'arma da fuoco. Inutili i tentativi di salvargli la vita da parte dei medici del nosocomio partenopeo: troppo gravi le ferite riportate, il venticinquenne è morto in ospedale.

Antonio Zarra, 25enne originario di Pianura, nella periferia nord-occidentale di Napoli, sarebbe stato colpito su via Jacopo Carrucci, nel quartiere partenopeo dove lo stesso Zarra viveva. Qui i militari dell'Arma hanno rinvenuto dieci bossoli calibro 9×21 millimetri, ed alcune tracce di sangue. Gli accertamenti sulle tracce ematiche e sui bossoli recuperati potranno stabilire con precisione se si tratti proprio del luogo dove l'uomo è stato colpito. Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Bagnoli assieme ai colleghi del Nucleo Radiomobile e quelli della sezione Rilievi del Nucleo Investigativo di Napoli. Le indagini stanno cercando di chiarire la dinamica esatta del tutto e di identificare i responsabili: particolare attenzione da parte degli inquirenti è anche verso le telecamere di videosorveglianza che si trovano nelle zone prossime a via Carrucci, e che potrebbero dare un importante contributo alle indagini. I carabinieri stanno setacciando tutta la zona e forse nei prossimi giorni potrebbero esserci già sviluppi, sebbene il tutto venga trattato con il massimo riserbo.

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