Piantagione di marijuana in un terreno di Giugliano: sequestri per oltre un milione di euro
Una baracca di alluminio per garantire l'effetto serra, tavolini, qualche sedia di plastica e una montagna di marijuana. Scene che ricordano quelle viste nel telefilm "Narcos", delle raffinerie di cocaina nella giungla, ma che fanno parte della vita reale e che arrivano dalla provincia di Napoli: i carabinieri della stazione di Licola hanno trovato la piantagione di marijuana a in un terreno di Giugliano, a pochi passi dal centro abitato.
Complessivamente c'erano 632 piante, che sono state estirpate e distrutte. Sequestrati, invece, 150 chili di marijuana già essiccata e praticamente quasi pronta per la vendita: soltanto questa, spacciata al dettaglio, avrebbe fruttato poco meno di un milione di euro. E sotto chiave sono finiti anche gli attrezzi da "giardinaggio": ventilatori, cesoie, un generatore di corrente. Oltre, naturalmente, alla serra che era stata allestita nel capanno: le pareti di alluminio servivano ad aumentare il calore e a far essiccare prima i germogli, posizionati su filari di spago in modo da favorire il filtraggio dell'aria.
La piantagione si trovava all'altezza di via Madonna del Pantano, nella frazione di Licola. Era nascosta tra le altre coltivazioni, alle spalle numerosi di alberi di pesco. Quell'accorgimento non era però servito ad evitare che venisse scoperta: a rivelare la posizione è stato il forte odore di marijuana che, sprigionato sia dalle piante sia, soprattutto, dalla baracca che veniva usata per l'essiccazione, aveva avvolto l'intera campagna. Il proprietario del fondo, un 62enne del posto, incensurato, è stato arrestato; è stato trasferito in carcere, dovrà rispondere di produzione e detenzione di stupefacente.