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Piano feriti in caso di catastrofe: il sistema ospedaliero di Caserta si prepara

Pronto il piano di emergenza per affrontare eventuali catastrofi naturali o umane. Previsti corsi di formazione per medici e infermieri.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La speranza è quella che non debba mai entrare in vigore. Ma è pronto il Piano di Emergenza per massiccio afflusso di feriti dell'Asl di Caserta: coinvolgerà tutti i presidi ospedalieri di sua competenza. Servirà ad affrontare eventuali emergenze legate, ad esempio, ad eventi catastrofici sia naturali che di origine umana. L'Ospedale di Marcianise, diretto dalla dottoressa Laura Leoncini, è stato tra i primi a dotarsi di un suo piano. Seguiranno gli ospedali di Aversa, Sessa Aurunca, Maddaloni e Piedimonte Matese.

L'Asl di Caserta: "Piano in caso di catastrofe"

Il Piano, spiega l'Asl di Caserta, è "una vera e propria operazione di logistica emergenziale, prevede l'organizzazione dei soccorsi sanitari, necessaria ad affrontare situazioni di maxi-emergenza caratterizzate da un elevato numero di feriti e che rappresenta un elemento strategico per cui viene messo a dura prova il sistema di emergenza territoriale e la rete dell'emergenza ospedaliera.

Tenuto presente che un evento catastrofico richiede l'integrazione delle varie componenti dedicate all'assistenza in emergenza appare necessario seguire, nella gestione delle conseguenze di una grossa emergenza, criteri univoci ed universalmente condivisi in quanto suffragati da prove di efficacia".

Cosa prevede il piano per numero alto di feriti

La redazione del piano contempla l'insieme delle procedure operative d'intervento da attuarsi nel caso si verifichi una grossa emergenza che comporti il massiccio afflusso di feriti presso il P.O. di Marcianise, rappresenta lo strumento che consente di coordinare i soccorsi, al fine di mantenere livelli di assistenza efficaci ed efficienti anche in occasione di situazioni di emergenza straordinarie interne od esterne alla struttura ospedaliera.

Il piano è "flessibile" per essere utilizzato in tutte le emergenze, incluse quelle impreviste ed escluse quelle riferibili ad eventi imputabili a patogeni trasmissibili di origine infettiva, e“semplice” in modo da poter essere rapidamente operativo.

Corsi di preparazione per medici e infermieri

La preparazione del personale avrà luogo tramite l'attivazione di corsi di formazione specifici, la messa in atto di simulazioni ed esercitazioni pratiche presso il Pronto Soccorso e presso i Reparti Ospedalieri. Il Piano è “dinamico” dovendosi adeguare ai cambiamenti strutturali ed organizzativi del Presidio Ospedaliero, che è in fase di progressivo ampliamento ed adeguamento; ogni cambiamento significativo dovrà quindi prevedere una revisione ed eventuale modifica ed adeguamento del Piano stesso.

In effetti l'Ospedale, in caso di disastro di origine naturale o antropica o di emergenza rappresenta l'ultimo anello della catena dei soccorsi e deve funzionare nonostante tutto, attraverso un'attenta gestione delle risorse disponibili. Il piano P.E.I.M.A.F. (Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso di Feriti) è il documento che assegna le responsabilità; prevede come coordinare le azioni; descrive le relazioni fra strutture diverse del Presidio Ospedaliero predispone l'organizzazione per la maggiore efficacia e sicurezza delle azioni da mettere in atto; identifica il personale, le competenze, le procedure e le risorse disponibili da attivare durante le operazioni di risposta. Sarà prevista, inoltre, in un immediato futura la partecipazione di Prefettura, Protezione Civile, per la più efficace potenziale gestione delle maxi-emergenze.

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