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Antonio Morione, ucciso da rapinatori a Boscoreale

Pescivendolo ucciso: la banda rapinò anche il fratello di Morione, rischiando di ammazzare pure lui

Per il gip, l’uomo che aprì il fuoco contro Giovanni Morione aveva “la chiara intenzione” di colpirlo, tanto che “andrebbe correttamente contestato il tentato omicidio”. Pochi minuti dopo, la banda rapinò l’altra pescheria, di proprietà del fratello Antonio, che venne poi ucciso per essersi opposto alla rapina.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Antonio Morione, il pescivendolo ucciso a Boscoreale.
Antonio Morione, il pescivendolo ucciso a Boscoreale
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Emergono nuovi dettagli della notte del 23 dicembre 2021, in cui il pescivendolo Antonio Morione rimase ucciso durante una rapina e per cui omicidio sono state arrestate due persone. Prima del colpo che gli sarebbe costato la vita, il gruppo aveva già colpito in un'altra pescheria, di proprietà di Giovanni Morione, fratello della vittima. E solo per caso non è stato ucciso anche lui in questa occasione.

Si tratta di uno dei dettagli che emerge nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due indagati firmata dal giudice per le indagini preliminari Emma Aufieri ed eseguita dai Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata presso la Casa Circondariale di Secondigliano ed a Gallipoli: uno degli indagati, infatti, si trova già in carcere dopo un'altra condanna a 14 anni, il secondo invece era in villeggiatura nella località balneare leccese.

Giovanni Morione, fratello di Antonio
Giovanni Morione, fratello di Antonio

Il primo colpo era avvenuto poco prima delle 21.30, alla pescheria Rosa dei Venti di Giovanni Morione, fratello dell'Antonio che, poco dopo, nell'altra rapina, sarebbe rimasto ucciso. Una rapina però anche qui brutale, come scrivono gli inquirenti: per rubare l'incasso di circa 10mila euro, non avevano esitato prima a strattonare violentemente lo stesso Giovanni, e poi a sferrare un pugno ad uno dei dipendenti, colpendolo in pieno volto. Inoltre, quando il titolare Giovanni Morione venne “perquisito” nelle tasche da uno dei rapinatori (forse alla ricerca di altri contanti), quest'ultimo tenta di reagire: ma il tentativo viene “stroncato” da un colpo di pistola sparato ad altezza d'uomo, che avrebbe potuto ucciderlo e che solo per caso non lo ha centrato.

Tanto che lo stesso gip Emma Aufieri scrive, nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 6 luglio, che l'autore dello sparo "avesse la chiara intenzione di colpire il titolare e non quella di intimorirlo", al punto che "andrebbe correttamente contestato il tentato omicidio ai danni di Morione Giovanni". Tre minuti dopo il colpo alla Rosa dei Venti, la banda era già nella pescheria “Il Delfino” di Antonio Morione, poco distante da quella del fratello. E qui, purtroppo, ci sarà il tragico epilogo dell'Antivigilia di Natale del 2021 a Boscoreale, con la morte dell'uomo.

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