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Il Boss delle cerimonie e il Castello delle Cerimonie

Perché La Sonrisa resta aperto: paga 30mila euro al mese al Comune. Al Castello solo cerimonie già contrattate

Il futuro della location del reality “Il Castello delle Cerimonie”: per restare aperti devono pagare una indennità di occupazione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La famiglia Polese, sullo sfondo il Castello delle Cerimonie
La famiglia Polese, sullo sfondo il Castello delle Cerimonie
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L'hotel ristorante La Sonrisa di Sant'Antonio Abate (Napoli) famosa location dello show tv "Il Castello delle Cerimonie" su Real Time, è aperto e non ha mai interrotto le attività. La struttura è stata confiscata in via definitiva lo scorso febbraio per lottizzazione abusiva ed acquisita al patrimonio indisponibile del Comune. In attesa del deposito delle motivazioni della sentenza, che dovrebbe arrivare a giorni, il Municipio – lo apprende Fanpage.it da più fonti accreditate – ha stabilito un canone di circa 30mila euro al mese. Si tratta di una indennità di occupazione che la famiglia Polese sta pagando per continuare ad utilizzare la struttura fino alla pubblicazione della sentenza.

Le attività ristorative e ricettive, quindi, proseguono senza interruzioni. Ma si possono svolgere solo le cerimonie (matrimoni, comunioni, battesimi e anniversari) già prenotate e contrattate prima della sentenza. Un'attività, quindi, che potrà andare avanti ancora per qualche mese. Per quanto riguarda le puntate che stanno andando in onda in questi giorni, sarebbero state registrate prima della sentenza. La delibera del Comune prevede il prosieguo della gestione, in attesa della pubblicazione della sentenza della Corte di Cassazione, e in quest'ambito i Polese possono fare tutto ciò che è consentito dalla legge, comprese quindi anche le registrazioni.

Ogni mese 30.000 euro per restare aperti

Il canone di occupazione è stato calcolato sulla base delle tabelle dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) a partire dallo scorso 15 febbraio, in pratica da quando è scattata la confisca definitiva. Gli atti successivi della pubblica amministrazione, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, riguarderanno il perfezionamento dell’immissione in possesso con la trascrizione nei registri comunali, non appena sarà pubblicata la sentenza definitiva. Spetterà al consiglio comunale di Sant'Antonio Abate, poi, decidere il destino della struttura: se demolire le opere abusive, oppure, in alternativa, sanarle e cambiare la destinazione d'uso. Tutta la procedura è monitorata dalla Procura Generale della Repubblica.

La possibile chiusura dell'hotel La Sonrisa, uno dei più famosi ed in vista della Campania, nonché tra i principali motori economici di Sant'Antonio Abate, porta con sé anche una difficile situazione lavorativa. Vanno, infatti, salvaguardati i posti di lavoro dei circa 250 dipendenti, tra fissi e stagionali. Questo aspetto, fanno sapere dal Comune dei Monti Lattari, sarà valutato assieme alla Prefettura di Napoli.

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