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Covid 19

Perché la Campania è diventata zona arancione Covid

L’Istituto superiore di sanità ha reso noti i dati del monitoraggio sulla pandemia di Coronavirus relativi al periodo che va dal 23 al 29 novembre e che hanno portato il Ministero della Salute e decretare il passaggio di alcune regioni da zone a più alto rischio a quelle con il rischio più basso e viceversa. Ecco, dunque, perché la Campania dal 6 dicembre sarà zona arancione.
A cura di Valerio Papadia
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La notizia è arrivata nel pomeriggio di oggi: a partire da domenica 6 dicembre la Campania sarà zona arancione Covid. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati estrapolati dal monitoraggio che, dall'inizio della pandemia, l'Istituto superiore di sanità (Iss), effettua sull'andamento epidemiologico delle regioni italiane: dati dei quali il Ministero della Salute si è servito per determinare il passaggio della Campania – e di altre regioni – da zona rossa a zona arancione.

Campania zona arancione: rischio basso e Rt sotto la media

Nella tabella dell'Iss in riferimento al monitoraggio epidemiologico delle regioni, come detto, dal 23 al 29 novembre, la Campania risulta essere "a basso rischio". L'Rt, valore molto importante che abbiamo imparato a conoscere durante questa pandemia di Coronavirus e che misura il tasso di contagiosità, in Campania risulta essere al di sotto della media nazionale: se, in Italia, infatti si registra un Rt di 0,91 (comunque al di sotto della soglia di allerta dell'1), in Campania questo è di 0,74, ben al di sotto della media nazionale.

In diminuzione anche il rapporto positivi-tamponi

Un altro dato incoraggiante che si è osservato in Campania nelle ultime settimane, soprattutto da quando è stata istituita la zona rossa, è costituito dal rapporto tra i casi positivi e i tamponi effettuati. Il bollettino odierno diramato dalla Regione Campania indica tale rapporto al di sotto del 9 percento. Il report dell'Iss nel periodo di riferimento 23-29 novembre indica invece anche un buon rapporto tra il numero di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio sintomi e il totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo. Se questo rapporto scende al di sotto del 60 percento, si entra nella soglia di allerta: in Campania, invece, tra il 23 e il 29 novembre tale rapporto è al 91,7 percento.

In Campania calano contagi e pressione sugli ospedali

Dal report dell'Istituto superiore di sanità si evince come in Campania siano calati nettamente i nuovi casi nel periodo 23-29 novembre. Nella settimana di riferimento, rispetto alle precedenti, il calo dei contagi in Campania è stato del 30,6 percento. Sotto la soglia di allerta anche le percentuali di occupazione dei posti in terapia intensiva e quelli nei reparti di degenza ordinaria Covid: la prima è al 29 percento, mentre la seconda al 39,9 percento.

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