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Perché i terremoti ai Campi Flegrei sono ripresi dopo un periodo di (relativa) tranquillità

Mauro Di Vito, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, a Fanpage.it: “Il bradisismo sta continuando. Abbiamo registrato 6 scosse. In corso uno sciame sismico”
Intervista a Mauro Antonio Di Vito
Direttore dell'Osservatorio Vesuviano
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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"È in corso uno sciame sismico ai Campi Flegrei. Abbiamo registrato finora 6 eventi tellurici, tra i quali quello maggiormente energetico con magnitudo 3.0 alle ore 17,53. Usciamo da un periodo di relativa tranquillità. La deformazione continua in modo costante, come l'attività idrotermale molto intensa. La sismicità deriva dal l'accumulo di stress legato al processo bradisismico". A parlare a Fanpage.it è Mauro Antonio Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e  Vulcanologia.

Osservatorio Vesuviano: "Registrate 6 scosse"

Sono 6 le scosse registrate nella giornata di oggi, venerdì 17 gennaio 2025, ai Campi Flegrei. La maggiore, come detto, di magnitudo 3.0 è la più forte registrata dai sismografi dall'inizio del 2025. Le scosse sono avvenute poco prima delle ore 18,00 e si sono concentrate tutte nella zona ad occidente della Solfatara, ad una bassa profondità, compresa tra 1-2 km. Anche per questo motivo, sono state maggiormente avvertite dalla popolazione e sentite nelle zone centrali di Napoli (nei quartieri Vomero e Arenella), oltre che in quelle periferiche di Bagnoli, Agnano, Soccavo, Pianura e Fuorigrotta.

A Pozzuoli la gente spaventata è scesa in strada, come affermato dal sindaco Luigi Manzoni. Il primo cittadino ha immediatamente contattato l'Osservatorio Vesuviano e la Prefettura di Napoli. Sono stati attivati la Polizia Locale e la Protezione Civile, ma non si registrano danni. Di Vito ha spiegato a Fanpage.it il motivo per il quale i terremoti ai Campi Flegrei sono ripresi dopo un periodo di tranquillità e perché è possibile che ne arrivino anche altri. "Il fenomeno bradisismico è ancora in corso", ha detto. Il continuo sollevamento del suolo crea degli accumuli di energia nelle rocce, che poi vengono sprigionati, scatenando, appunto, i terremoti.

Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano
Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano
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