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Covid 19

Arzano resta zona rossa: “Solo 5mila si sono presentati a fare il tampone”

Oltre mille i contagi ad Arzano, il 28% della popolazione sottoposta a tampone. La cittadina napoletana resta zona rossa: si tratta infatti di un dato enormemente maggiore rispetto a quello che aveva fatto scattare la zona rossa della cittadina dell’hinterland napoletano, che è stata prorogata quest’oggi.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sono 1.016 i casi di positività al coronavirus emersi ad Arzano, già zona rossa da diversi giorni. Si tratta di un dato enorme: è risultato positivo il 28% della popolazione sottoposta agli screening di questi giorni organizzati dall'Asl Napoli 2 Nord, pertinente per il territorio. E così per la cittadina dell'hinterland partenopeo è scattata la proroga della zona rossa, già firmata nei giorni scorsi dalla Regione Campania. La nuova zona rossa durerà fino al 4 novembre.

Numeri enormi rispetto a quelli che avevano portato alla chiusura di Arzano: per diventare zona rossa erano "bastati" circa 250 casi, oggi quadruplicati. Oggi invece si è arrivati a quota 1.016 positivi, con una percentuale di persone che hanno partecipato allo screening e positiva al tampone pari al 28,4%: vale a dire che su dieci persone che si sono sottoposte allo screening (che è su base volontaria), ve ne fossero praticamente tre positive all'infezione da Covid-19. E tuttavia, va anche detto che si sono presentati a fare i tamponi solo 5mila persone, su una popolazione di oltre 30mila abitanti. E così nell'ordinanza di oggi, la numero 86 firmata dalla Regione Campania, è scattata la proroga della zona rossa per il comune dell'hinterland napoletano, già sottoposto a commissariamento per altre vicende.

Nel dettaglio, dunque, ad Arzano vigeranno fino al 4 novembre le seguenti regole: divieto di allontanamento dal territorio comunale per i residenti e divieto di accesso nel territorio comunale per gli altri; sospensione delle attività degli uffici pubblici, delle attività commerciali, comprese le attività di ristorazione. Restano confermate le consegne a domicilio, e l'apertura di  bar edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie, così come restano garantiti i servizi bancari, assicurativi, finanziari e simili. Resta il divieto di allontanamento dalle proprie abitazioni se non per esigenze di approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità, per motivi di salute e per lo svolgimento delle attività non sospese.

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