Nelle esultanze calcistiche in Italia nessuno può dar lezioni: a Milano a Torino come a Roma i festeggiamenti per le vittorie della squadra locale hanno sempre portato ad eccessi, puntualmente ripresi con gli smartphone sempre accesi, pubblicati condivisi e commentati. Napoli non fa eccezione che per un particolare: qui è festa da febbraio.
Lo scudetto sarà matematicamente a Napoli forse nel fine settimana ma già in queste ore abbiamo assistito ad eccessi come la lunga coda di scooter che hanno fatto da ‘scorta' al bus coi giocatori del Napoli di ritorno da Torino a Capodichino dopo la vittoriosa trasferta contro la Juventus.
Le immagini – che hanno girato il mondo intero – arrivano dalle stories Instagram degli stessi calciatori: Victor Osimhen in primis e poi l'uomo del giorno, il Giacomo Raspadori autore del gol della vittoria. Proprio il calciatore romagnolo comprende l'anormalità della situazione, seppur festosa:
Questo qua sta rischiando… e guarda quegli altri, quegli altri… guarda quell'altro, vedi quanto è teso quello che guida, ha paura!
Stanotte è andato tutto bene e menomale. Ora, guardando queste immagini e senza voler fare la morale a nessuno, ma consapevoli del fatto che nessuno degli attori in campo – i calciatori, il sindaco di Napoli, il presidente della squadra, la questura o la prefettura – vuole fare il bilancio dei feriti del giorno dopo, ci si chiede sommessamente se non è il caso di spendere una parola chiara sull'argomento.
A partire da Aurelio De Laurentiis e dai giocatori, fino al sindaco Gaetano Manfredi, invitare i tifosi a non prodursi in show spericolati e rischiosi per sé e per gli altri è possibile?
Mancano pochi giorni al momento X: questo è il momento di invitare tutti a stare più calmi. E magari ammettere che ieri notte le vie d'accesso all'aeroporto di Capodichino andavano presidiate con maggior personale.