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Pensioni minime Inps, stop ai 1.000 euro dalla Regione Campania da questo mese

A partire dal mese di luglio non arriverà più l’adeguamento a 1000 euro delle pensioni minime Inps in Campania che per due mesi ha sostenuto i magri assegni di circa 250 pensionati. Era stato lo stesso Vincenzo De Luca a spiegare che il contributo sarebbe arrivato solo a maggio e giugno: “Non abbiamo le risorse per prolungarlo ulteriormente, è il governo che deve mettere mano alle pensioni troppo basse”
A cura di Redazione Napoli
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Nel mese di luglio non ci sarà l'adeguamento a 1000 euro delle pensioni minime Inps in Campania. La notizia era già nota, tuttavia sono molti i pensionati che chiedono novità sulle pensioni a Napoli e in Campania agli sportelli delle Poste o anche alle redazioni dei giornali, a dimostrazione della grande attenzione sull'argomento e al tempo stesso del successo dell'iniziativa, inserita nel piano socio-economico della Regione Campania sul sostegno alle famiglie, imprese, professionisti e fasce deboli dopo la crisi economica da lockdown Covid-19. Era stato lo stesso Vincenzo De Luca a spiegare che il contributo integrativo per allineare a 1.000 euro anche gli assegni Inps più magri (in media si va sui 500-600 euro) sarebbe arrivato solo a maggio e giugno: "Non abbiamo le risorse per prolungarlo ulteriormente, è il governo che deve mettere mano alle pensioni troppo basse" aveva detto il governatore campano.

In pratica nei mesi di maggio e di giugno in Campania ai circa 250mila i titolari di pensioni sociali, assegni sociali e pensioni ordinarie di vecchiaia integrate al minimo, che percepiscono dall’Inps un importo mensile inferiore a 1.000 euro la Regione Campania ha erogato un contributo tale da garantire i 1.000 euro al mese. Il sistema è stato efficace: sono state usate le stesse modalità con le quali i pensionati percepiscono ordinariamente la pensione mensile, cui il contributo straordinario della Regione Campania si va ad aggiungere (quindi, attraverso Poste Italiane, libretti postali, accrediti diretti su conto corrente, eccetera).

La Regione Campania ha spiegato ai pensionati che il contributo poteva essere usato per numerosi servizi o acquisti, quali l'assistenza socio-sanitaria domiciliare; i servizi a domicilio per la consegna della spesa alimentare, l’acquisto di medicinali, commissioni varie;
acquisto di strumenti informatici o tecnologie per favorirne l’autonomia; l'acquisto di dispositivi igienico sanitari di protezione individuale.

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