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Pedane sugli scogli e parcheggi sul Lungomare: il piano di Napoli per “riprendersi” il mare

L’assessore Paolo Mancuso a Fanpage.it: “Nel 2023 passeranno al Comune dall’Autorità Portuale circa 7 km di costa in più. Vogliamo creare nuovi accessi alle spiagge e al mare, con pedane solarium sulle scogliere”
Intervista a Paolo Mancuso
assessore all'Ambiente e al Mare del Comune di Napoli
A cura di Pierluigi Frattasi
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Uno dei progetti di pedane per il lungomare di Napoli di questi anni (Progetto NaDD - Napoli Design District)
Uno dei progetti di pedane per il lungomare di Napoli di questi anni (Progetto NaDD – Napoli Design District)

Nuove spiagge accessibili con ponti e scalette, pedane-solarium sulle scogliere, docce, bagni e lettini. Alle spalle, chioschi e servizi turistici, con collegamenti ai mezzi pubblici e nuovi parcheggi come quello che si sta ipotizzando in piazza Vittoria, a ridosso della metro Linea 6. Il Comune sta pensando ad un grande progetto per rivitalizzare il litorale di Napoli e restituire il mare ai napoletani, trasformandolo finalmente in un grande attrattore per i visitatori e in un volano per l'economia.

Palazzo San Giacomo sta studiando gli interventi da fare per realizzare l'“infrastruttura città-mare”. Tra questi, il ripascimento delle spiagge, dove possibile, e l'installazione provvisoria, solo per il periodo estivo, dei tavolati sugli scogli cittadini, da smontare poi in inverno. “Non siamo assolutamente contenti della situazione che abbiamo trovato – spiega a Fanpage.it, l'assessore al Mare, Paolo Mancuso – stiamo lavorando per cambiarla radicalmente, con i primi interventi a partire dall'estate 2023”.

Mancuso a Fanpage.it: "Piano per l'estate 2023"

Napoli è la città di mare più grande d'Italia e tra le più famose del Mediterraneo. Ma troppo spesso si è detto che “il mare non la bagna”. Mancano i servizi, le spiagge sono poche e le zone balneabili spesso difficilmente accessibili. Trasformare tutto il waterfront, da Portici a Pozzuoli, non è semplice, anche per la presenza di vincoli architettonici e ambientali. A fronte di zone balneabili di grande pregio (Nisida, Trentaremi, Marechiaro, Punta Nera, Capo Posillipo, Posillipo, Donn'Anna, via Caracciolo, piazza Nazario Sauro, via Partenope, la Gaiola), ce ne sono altre, poi, che non sono balneabili: tutta la zona portuale, Pietrarsa, Bagnoli con la colmata, San Giovanni a Teduccio. Sulla zona orientale ci sono progetti, in collaborazione con la Regione Campania, per riqualificare il lungomare.

Assessore Mancuso, quali sono le vostre idee per il Lungomare di Napoli?

La nostra idea è che Napoli debba avere una maggiore disponibilità di accessi al mare da tutti i punti di vista, sia quelli chiusi per gli abusi che sono stati realizzati, sia soprattutto con progetti di recupero di ogni possibile spazio anche temporaneo per la stagione balneare. Per consentire a tutta la città di poter accedere al mare e non solo a chi se lo può permettere. Per Napoli Est abbiamo ottenuto i finanziamenti per le bonifiche, non solo del mare ma anche delle spiagge, ma ci vorrà tempo. D'altra parte abbiamo importanti novità che sono attese per l'anno prossimo che vogliamo cogliere.

Una delle immagini circolate nelle ultime settimane sui social (Alessandro Lamanna)
Una delle immagini circolate nelle ultime settimane sui social (Alessandro Lamanna)

Quali?

Entro la prossima primavera tutta la costa della città, ad eccezione dell'area portuale dal Ponte dei Francesi al Molo San Vincenzo, passerà in competenza al Comune. È in corso di perfezionamento il protocollo d’intesa con l’Autorità Portuale. Stiamo parlando di circa 7 chilometri di costa in più, 3 ad est e poco più ad ovest, da Pietrarsa a La Pietra, al confine con Pozzuoli, che entreranno nelle nostre disponibilità. Alcune sono non balneabili e recuperarle sarà più lungo. Noi ci concentreremo nell'immediato sul centro della città.

A cosa state pensando?

A rendere accessibili le spiagge, alle pedane provvisorie sulle scogliere, con docce e bagni. Abbiamo insediato un tavolo di studio a luglio.

Avete una scadenza?

Stiamo elaborando un piano per l'estate 2023. C'è poi anche un'altra considerazione. A dicembre 2023, secondo la direttiva Bolkenstein, dovrebbero scadere le concessioni balneari. Questo significa andare a ricontrattare e rivalutare i contenuti delle attuali concessioni.

È possibile immaginare anche dei servizi a ridosso del Lungomare e delle pedane? Chioschi per i bagnanti?

Una delle immagini circolate nelle ultime settimane sui social (Alessandro Lamanna)
Una delle immagini circolate nelle ultime settimane sui social (Alessandro Lamanna)

È una riflessione all'ordine del giorno. Ci stiamo lavorando.

Pensate ad una Napoli stile Barcellona, con la Barceloneta, la lunga spiaggia a ridosso della città?

Via Caracciolo trasformata in una grande spiaggia sarebbe un sogno. Ma credo che sia destinato a restare tale per ora, non abbiamo le risorse né il tempo. Vogliamo realizzare qualcosa di più immediato e pratico, coinvolgendo tutte le parti, a cominciare dalla Soprindentenza che ci dovrà guidare in questa operazione.

Si è spesso discusso delle pedane sulle scogliere in questi anni, ma non sono mai state realizzate. Perché dovrebbe essere diverso adesso?

Finora è mancato un vero e proprio progetto sottoposto alla Soprintendenza. Dobbiamo costruire questo progetto con tutte le competenze cercando di farlo rapidamente.

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