Il Pd candida Roberto Speranza in Campania, lì dove ha il suo più accanito detrattore: Vincenzo De Luca
Roberto Speranza, ministro della Salute durante la pandemia (governo Conte II e governo Draghi) e da ieri ufficialmente candidato capolista del Partito Democratico nel collegio proporzionale Napoli 1, non ha battuto ciglio. Ma il problema glielo hanno posto e se lo è posto, eccome. Il ministro della Salute candidato in Campania, dove l'emergenza sanità, fra barelle nei Pronto Soccorso e liste d'attesa per gli esami diagnostici, è sui giornali almeno una volta a settimana. E soprattutto, candidato in Campania dove Speranza ha il più colorito dei suoi detrattori. Manco all'opposizione, ma "in casa". Nemmeno uno fra i tanti, bensì il più potente esponente politico della regione, ovvero il presidente della giunta campana Vincenzo De Luca.
Volendolo paragonare ad uno stand up comedian, diremmo che Speranza è il cavallo di battaglia dell'ultimo De Luca che tra giugno e luglio lo ha definito nei seguenti modi: «inesistente»; «totalmente inesistente»; «raccomandatore»; «chierichetto»; «virtuale»; «nulla assoluto». «Letta ha stima di Speranza? È vigilia di campagna elettorale?». «Speranza? Dovrebbe andare a piedi a Pompei per ringraziarci».
Insomma, un profluvio di ironie, iperboli e sarcasmo che proprio all'ombra del Vesuvio dovrà metterci la faccia e chiedere il voto per la coalizione di centrosinistra, puntando (anche) sul lavoro fatto durante i giorni più cupi della pandemia.
De Luca è uomo di mondo ed ha il figliolo candidato capolista a Salerno quindi sa che dovrà trattenersi. Ma i video delle sue ironie contro Speranza saranno pane morbido per la propaganda di centrodestra che già ieri in casa Fratelli d'Italia – nonostante gli imbarazzi per una uscita di un consigliere comunale – erano fonte per dichiarazioni a mezzo stampa.
Speranza è candidato a Napoli, De Luca è il punto di riferimento della politica locale campana: non si incontreranno mai in questa breve ma intensa e feroce campagna elettorale? E se si incroceranno che faranno? Ipocrisia politica dello stringersi la mano o si ignoreranno?