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Pascoli vietati ai cavalli nel Matese, protestano gli allevatori: “Rischiamo di chiudere”

Allevatori di cavalli in rivolta nel Matese per il divieto di pascolo: “Vogliamo un incontro con De Luca, rischiamo di vedere sparire i cavalli del Matese”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Gli allevatori di cavalli del Casertano sono sul piede di guerra: "Rischiamo di chiudere, vogliamo sapere se davvero vogliono far sparire i cavalli del Matese". Sono già 45 gli allevatori riunitisi sotto la sigla START Matese, acronimo di Associazione Salvaguardia e Tutela delle Risorse e delle Tradizioni del Matese. "Vogliamo incontrare il presidente Vincenzo De Luca, vogliamo spiegazioni", spiegano in una nota.

Cosa sia successo tra le praterie e i monti del Matese, nell'Alto Casertano, è presto detto: la Regione Campania ha reso effettiva una delibera del 2017, finora rimasta tale solo sulla carta. Delibera (la numero 795 del 2017) che venne emanata per proteggere alcune specie vegetali in aree ben precise e che vieta il pascolo a tutti gli equidi (tra cui appunto i cavalli), considerati dannosi per alcuni habitat naturali. Finora la delibera era rimasta solo un foglio di carta: ma adesso ne viene chiesto il rispetto, e questo ha causato non pochi problemi agli allevatori. Anche perché gli habitat nei quali il pascolo dei cavalli sarebbe "dannoso" non è ancora stato definito: spetterebbe al gestore del Parco regionale del Matese, ovvero alla Regione, che non l'ha ancora fatto.

Da qui la decisione degli allevatori di sollevare il problema direttamente alla Regione, giudicando "strano che ad oggi tale divieto venga fatto rispettare solo nell'area del Parco Regionale del Matese", e dunque chiedono un incontro con il presidente Vincenzo De Luca "per i nostri diritti di allevatori, per poter condurre i nostri animali sui pascoli di usi civici e privati. Diritti che ci siamo visti negare", spiegano in una nota diffusa sui propri canali social, "per la prima volta dopo secoli di attività pascoliva, a seguito della delibera Regione".

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