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Parcheggia nei posti riservati ai disabili, poi insulta il consigliere regionale Borrelli

Prima il parcheggio sui posti riservati ai disabili, poi scoperto dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli lo insulta pesantemente. “Ma chi c… sei, ma vatti a fare una chia…”, prima di spostare l’auto sulle strisce blu. “Insulti e minacce che vanno avanti da anni”, ha commentato lo stesso Borrelli, “perché mi batto in difesa dei disabili. Negli ultimi tre anni oltre cento aggressioni verbali”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Prima ha parcheggiato sul posto riservato ai disabili non avendone diritto. Poi, scoperto dal consigliere comunale Francesco Emilio Borrelli che lo ha anche ripreso, lo ha insultato pesantemente prima di andarsene. Il video è stato pubblicato dallo stesso consigliere regionale dei Verdi sui propri profili social. "Insulti e minacce che vanno avanti da anni", ha commentato lo stesso Borrelli, "perché mi batto in difesa dei disabili. Negli ultimi tre anni oltre cento aggressioni verbali".

Nel video, si vede l'uomo che parcheggia una Smart su un posto riservato ai disabili: Borrelli, presente sul posto, lo riprende con il cellulare, e l'uomo ha una reazione prima "accomodante" dicendo di avere l'autorizzazione, poi decide di spostare l'automobile sulle vicine strisce blu a pagamento, ma senza pagarle. E Borrelli, che glielo fa notare, diventa così il bersaglio delle sue critiche. "Ma chi sei", "non vali un c…" e "vatti a fare una chia…" gli insulti più frequenti. Borrelli però resta fermo sul posto, finché l'uomo non si allontana.

Non è la prima volta che il consigliere regionale dei Verdi viene aggredito verbalmente in strada: spesso, tra l'altro, era capitato anche che dalle minacce verbali si passasse a quelle fisiche, come quando a settembre del 2020 era stato scaraventato per terra da alcune persone all'esterno dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. "Volevano uccidermi, hanno tentato di girarmi la testa", raccontò a Fanpage.it dopo quella vicenda, nata in seguito alle battaglie contro l’influenza del clan Contini sulla gestione dell’Ospedale. "Dal parcheggio alla buvette abbiamo cambiato le cose in quell’ospedale", raccontò nell'intervista in seguito a quell'aggressione.

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