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Papiro di Ercolano carbonizzato di 2mila anni fa letto con l’IA: premio da 700mila dollari a tre studenti

Il premio di 700mila dollari a tre studenti che sono riusciti nell’impresa. Il sindaco di Ercolano: “Restituito un pezzo di storia”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Un papiro di Ercolano di 2mila anni fa, rimasto carbonizzato nell'eruzione del Vesuvio del 79 dC – la stessa che distrusse Pompei – decifrato, senza aprirlo, grazie ai raggi X e all'Intelligenza Artificiale da tre studenti. Ai ragazzi che sono riusciti nell'impresa è andato un premio in denaro di 700mila dollari messo in palio dal concorso internazionale Vesuvius Challenge. Il testo dovrebbe contenere scritti del filosofo epicureo Filodemo. Ad Ercolano, infatti, nell'antichità classica, c'era una fiorente scuola che si rifaceva al filosofo della Grecia Antica Epicuro. Nel papiro decifrato ci sono riferimenti dedicati al cibo e ai piaceri della vita.

Il premio di 700mila dollari a tre studenti

A riuscire nell'impresa sono stati tre giovani studenti: il dottorando egiziano Youssef Nader, lo studente universitario Luke Farritor, tirocinante presso Space X, la società di Elon Musk, e Julian Schilliger, studente di robotica al Politecnico federale di Zurigo, che si sono aggiudicati il premio messo in palio 10 mesi fa da Brent Seales, docente di informatica dell'Università del Kentucky, attivo nella ricerca sull'uso della tomografia a raggi X e dell'Intelligenza Artificiale per decifrare documenti antichi danneggiati. I papiri di Ercolano si trovano in condizioni di estrema fragilità a causa dell'età e delle condizioni legate all'eruzione con le quali si sono conservati. Attualmente chiusi in rotoli, aprirli sarebbe estremamente complicato. Da qui, l'idea di utilizzare i raggi X per leggere le tracce di inchiostro presenti all'interno e quindi reinterpretarli con l'ausilio di potenti software.

Nuovo contest da 100mila dollari

Lo scorso anno, è stato lanciato un contest per poter decifrare questi antichi testi e svelare i segreti custoditi all'interno. Gli imprenditori Nat Friedman e Daniel Gross, della Silicon Valley, hanno messo a disposizione delle somme importanti. Alla competizione hanno partecipato circa 1.500 ricercatori, studenti e informatici. L'obiettivo era decifrare quattro passaggi di un papiro da 140 caratteri ciascuno entro il 31 dicembre 2023. I tre ragazzi sono riusciti nell'impresa e hanno decifrato 11 colonne di testo per un totale di oltre 2mila caratteri. Gli organizzatori adesso hanno intenzione di lanciare un nuovo premio da 100mila dollari alla prima squadra che sarà in grado di leggere almeno il 90% di tutti e quattro i rotoli che hanno scansionato.

Il sindaco di Ercolano: "Restituito un pezzo di storia"

Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, su Facebook ha commentato così:

Lo straordinario fascino senza tempo dei papiri di #Ercolano! Dopo duemila anni un team di tre giovani ricercatori ha vinto la #VesuviusChallenge per essere riusciti a leggere oltre 2.000 lettere in greco da un papiro carbonizzato dall'eruzione del 79 d.C.Il team, guidato da Nat Friedman con il professore Brent Seales dell’università del Kentuky e Daniel Gross, e composto dall’egiziano Youssef Nader, dallo statunitense Luke Farritor e dallo svizzero Julian Schilliger, grazie all'impegno dell'intelligenza artificiale e a scansioni ai raggi X ad altissima risoluzione, ci restituiscono un altro pezzo della nostra storia.

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