L’ex ultras ‘Palummella’ non è più candidato con Caldoro: “Non posso stare dove c’è Salvini”
“Mi sono ritirato dalle elezioni regionali. Ringrazio Berlusconi, Tajani e l'ex attaccante del Napoli Beppe Incocciati, per la candidatura in Forza Italia, tutte persone che stimo. Ma probabilmente mi sono ritrovato nella segreteria sbagliata. Volevo portare lo spirito positivo e i successi della tifoseria in politica, ma è impossibile. Stimo Vincenzo De Luca, che spesso sembra si muova come un uomo di destra, come stimavo Mazzola all'Inter o Gigi Riva al Cagliari, e stimo Stefano Caldoro. Chi voterò come candidato governatore? Ci penserò, sicuramente mai Salvini. Non potrò mai dimenticare i suoi cori contro i napoletani”. È amareggiato Gennaro Montuori, conosciuto come “Palummella”, già capo della tifoseria del Napoli della Curva B degli anni degli scudetti di Maradona e ora commentatore sportivo in tv. Candidato in Forza Italia alle prossime elezioni regionali del 20 e 21 settembre prossimi, Palummella, come lo chiamano ancora oggi tanti ragazzi, ha deciso all'improvviso di ritirare la sua candidatura. “Io non sono un grande politico – racconta a Fanpage.it – ma ho sempre ragionato col cuore e penso che in politica bisognerebbe essere una grande famiglia. I figli sono tutti uguali. Ci voleva lealtà tra i candidati”.
Fi, intanto, lunedì 31 agosto, alle 11,30, presso l'hotel Mediterraneo di Napoli, si terrà la conferenza stampa di presentazione dei candidati della Lista di Forza Italia circoscrizione Napoli, alle regionali, organizzata dal coordinamento provinciale di Forza Italia Napoli nel rispetto della normativa anti-Covid, con la presenza del vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani e del coordinatore regionale campano Domenico De Siano.
Le legge elettorale della Campania però non prevede che ci si possa ritirare dopo la presentazione della candidatura. Che farà adesso?
“Io non scendo in campo. Dicono che la gente mi può votare ancora perché il partito doveva rivolgersi al Tar, ma non mi interessa”.
Lei è un personaggio noto, però, amato dai tifosi, che farebbe se fosse eletto?
“Niente. È impossibile, perché ho detto a tutti che non sono candidato. È utopia e comunque non conviene in quella segreteria in cui mi sono trovato”.
Perché ha deciso di ritirarsi dalle Elezioni Regionali?
“Fi per me è un partito importante, con uomini importanti che stimo, altrimenti non avrei accettato la candidatura. Ma la segreteria di Fulvio Martusciello mi ha palleggiato per 7-8 giorni. Avrei voluto prendere posizione sulla presenza di Salvini in coalizione, ma non ho potuto farlo”.
Perché?
“Salvini non potrà mai essere accettato dai napoletani veri. Non dimenticherò mai il coro ‘Senti che puzza, scappano i cani, stanno arrivando i napoletani'. Non è vero che erano cori da stadio. Erano cori che lui faceva nelle manifestazioni delle Lega. Lui sta spaccando il Sud. Io non cambio, sono così, amo la mia città e la amerò fino all'ultimo respiro. E non tollero chi fa del male a Napoli. Io sono una persona che vuole difendere Napoli e i Napoletani”.
Qualcos'altro l'ha spinta a tirarsi indietro?
“Si è parlato di un coinvolgimento di Annarita Patriarca, ex sindaco di Gragnano. Ma lei non c'entra niente. Annarita aveva organizzato due cene. Noi due dovevamo essere abbinati. Io avevo già mandato dei bigliettini via chat ai conoscenti. Poi, mi sono trovato dei bigliettini elettorali con un altro personaggio sopra e ci sono rimasto male. Ma non è colpa sua. La capisco, deve fare politica e il tempo è poco. Il fatto è che non doveva occuparsene lei, ma la segreteria. Annarita non si è comportata male con me. Sono queste cose, poi, che fanno perdere fiducia nel partito”.
Qualcuno da Fi l'ha chiamata dopo l'annuncio del ritiro?
“Ho ricevuto chiamate, ma non ho risposto a nessuno. Ho ricevuto 3.800 messaggi di solidarietà. Molti dicevano che non dovevo lasciare e altri che ho fatto bene perché con Salvini non mi vedevano al posto giusto”.
Qual è il suo giudizio su Caldoro e De Luca?
“Stimo entrambi, hanno due modi diversi di fare politica. Ho rispettato moltissimo De Luca, ma sono sempre stato di centrodestra. Così come da bambino stimavo Almirante e Berlinguer o come stimavo il Cagliari di Gigi Riva o l'Inter di Mazzola. Gli uomini a volte valgono più del colore. Non apprezzo invece Renzi che aveva detto che non avrebbe fatto più politica e invece la sta facendo. De Luca mi piace, non dico che è stato il più bravo del mondo. Ma che a un certo punto si è comportato meglio di altri col Coronavirus”.
Tra De Luca e Caldoro chi voterà alle elezioni?
“Ci penserò, il voto è segreto. Ma non potrei mai votare Salvini. L'unica cosa che dice buona è sugli sbarchi illegali degli immigrati”.
E come partito viterà Fi?
“Come si fa a votare il contrario? Sarei un vigliacco. Ma per me la politica non è una guerra. Rispetto gli avversari. E poi resto un grande estimatore di Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, ringrazio loro e Beppe Incocciati, ex attaccante del Napoli, che si sono comportati alla grande con me. Lui mi ha fatto conoscere Tajani. Berlusconi poi è sempre stato positivo con i napoletani. Ricordo quando disse: ‘sono un napoletano mancato e fece i complimenti a Napoli per lo scudetto. E chi se lo scorda”.