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Palazzina crollata a Saviano, chi sono le vittime. L’esplosione per una fuga di gas

La palazzina crollata a Saviano (Napoli) era abitata da una famiglia di 5 persone e da un’anziana; morti due bimbi e la mamma, si cerca la nonna, ultima dispersa.
A cura di Nico Falco
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Due bambini e la mamma morti, il terzo fratellino estratto vivo insieme al padre, entrambi ricoverati in ospedale, la nonna ancora dispersa sotto le macerie: è pesantissimo il bilancio del crollo che si è verificato questa mattina a Saviano, in provincia di Napoli, dove un edificio di due piani è collassato a seguito di un'esplosione probabilmente dovuta ad una fuga di gas. Nella palazzina, su due piani diversi, abitavano una famiglia di 5 persone, tra cui 3 bambini, e la donna anziana. Sul posto i Carabinieri, la Protezione Civile e i sanitari, si continua a scavare a mani nude per il rischio di ulteriori crolli.

Crollo a Saviano, chi sono le vittime

Il primo corpo rinvenuto è stato quello della bimba di 4 anni. Negli stessi momenti i soccorritori hanno estratto dalle macerie il padre, Antonio Zotto, 40 anni, ricoverato al Cardarelli con ustioni gravissime, e uno dei fratellini, di appena due anni, trasportato d'urgenza al Santobono di Napoli con un femore fratturato, dichiarato dai medici fuori pericolo. Poi è stata la volta di un altro dei bimbi, 6 anni, anche lui trovato senza vita. Intorno alle 14 i soccorritori hanno trovato il cadavere di Vincenza Spadafora, madre dei bimbi e moglie di Zotto, 41 anni; l'identificazione è avvenuta soltanto quattro ore dopo, quando è stato possibile estrarla dalle macerie, inizialmente si era creduto che si trattasse dell'anziana, la 79enne Autilia Ambrosino, madre di Antonio Zotto nonna dei bimbi, che allo stato resta ancora dispersa.

Per le ricerche sono impegnati i Vigili del Fuoco, anche con le squadre Usar (Urban search and rescue) e i carabinieri, supportati da una sessantina di volontari della Protezione Civile; sono state utilizzate anche sonde con telecamere per la ricerca dei corpi sotto i detriti. Sul posto sono intervenuti il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e il procuratore della Repubblica di Nola, Marco Del Gaudio.

Le indagini sull'esplosione a Saviano

L'edificio, composto da due piani, si trova al civico 5 di via Tappia; al primo piano abitava la famiglia, in quello superiore la donna anziana. L'esplosione sarebbe stata causata, secondo i primi elementi, da una fuga di gas, probabilmente da una bombola domestica. I primi a intervenire sono stati i carabinieri: una pattuglia era in zona per controlli di routine quando c'è stato il boato, terribile, poco prima delle 8 di oggi, 22 settembre. Pochi istanti dopo l'edificio è collassato su se stesso. I corpi ritrovati erano tutti al primo piano, ma le condizioni dello stabile rendono impossibile al momento capire dove si trovassero prima dell'esplosione.

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