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Palazzi a rischio crollo nel centro storico di Pozzuoli: sgomberate 10 famiglie

L’ordinanza di sgombero è stata firmata dal sindaco lo scorso 29 luglio e, da allora, 10 famiglie vivono fuori dalle loro abitazioni: 4 sono ospitate dal Comune.
A cura di Valerio Papadia
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Da sabato scorso, 29 luglio, dieci famiglie di Pozzuoli non vivono nelle loro case. I vigili del fuoco, infatti, dopo un sopralluogo, hanno identificato quattro palazzi a rischio crollo nel centro storico della città flegrea, tra corso Umberto e strade limitrofe: crepe, intonaci staccati, segni concreti di pericolo che hanno indotto il sindaco Gigi Manzoni a firmare, lo scorso 29 luglio appunto, una ordinanza di sgombero. Delle 10 famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni, sei hanno trovato una sistemazione autonoma, mentre le altre quattro sono state ospitate dal Comune in strutture apposite.

"Dopo una richiesta di intervento da parte di privati, i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale di Pozzuoli hanno ritenuto di dover richiedere al Comune un’ordinanza di sgombero per alcuni palazzi di Corso Garibaldi e di dover interdire al traffico Corso Garibaldi stesso. Questa mattina, insieme ai dirigenti di tutti i settori interessati, sono stato a Corso Garibaldi per verificare di persona e ho poi convocato il COC al Comune per seguire l’evolversi della situazione. I tecnici stanno procedendo alle verifiche del caso" ha fatto sapere il sindaco di Pozzuoli.

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I cittadini: "Interventi concreti o facciamo causa al Comune"

Intanto, residenti e altri cittadini hanno costituito il "Comitato Centro Storico di Pozzuoli" per chiedere interventi concreti al Comune sugli edifici a rischio crollo. "Dopo sollecitazioni dei proprietari e conseguenti riparazioni della pubblica fogna e della rete idrica da parte del Comune nel tratto di Corso Garibaldi, oggi interessato dall’ordinanza di sgombero, sembra che nulla sia cambiato. Il Comitato ha chiesto quindi con forza all’Amministrazione di intervenire con una campagna di scavi e di diagnostica nelle prossime ore al fine di scongiurare crolli e danni irreparabili" scrive il Comitato in una nota.

"Il Comitato – conclude la nota – promette battaglia già da subito con azioni legali ed interessamento di Enti sovraordinati nel caso non vi fossero immediate ed operative risposte da parte dell’Amministrazione".

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