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Paga a figlia e moglie stipendi e bonus da migliaia di euro per svuotare le casse della società

Un liquidatore di società avrebbe assunto moglie e figlia con stipendi e bonus per “svuotare” le casse societarie: eseguito un maxi sequestro da oltre 2 milioni.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Avrebbe cercato di svuotare le casse societarie versando stipendi elevati a moglie e figlia, entrambe assunte in azienda, con tanto di bonus di ingresso. Ma non solo: avrebbe anche stipulato contratti di manutenzione con un'altra società in cui era socio egli stesso assieme alla moglie ed altre strategie per "svuotare" le casse della società. Questa mattina, la Guardia di Finanza ha eseguito una confisca, diretta e per equivalente, di beni mobili, immobili e attività finanziarie per un ammontare complessivo di 2.384.975,64 euro. Già nell'ottobre 2023 era arrivato un primo decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di circa 4.2 milioni di euro, pari al profitto del reato di bancarotta fraudolenta.

Secondo le indagini svolte, venivano usate diverse strategie per svuotare le casse dell'azienda, che opera nel settore delle energie rinnovabili che, sebbene in liquidazione e in palese stato di decozione, avrebbe continuato ad operare sul mercato tra il 2016 e il 2022 attraverso operazioni volte in gran parte allo svuotamento delle casse sociali. Il liquidatore della società avrebbe assunto tra gli altri moglie e figlia, con stipendi mensili di 12.300 euro e 5.700 euro, con bonus di ingresso di 50mila e 30mila euro, stipulando anche contratti di manutenzione con una società di cui era socio insieme alla moglie, con costi non giustificati dal momento che i lavori sono stati poi affidati a terzi. Inoltre, sostengono gli inquirenti, avrebbe sostenuto il pagamento di interventi di ripristino per furti asseritamente subiti, ma mai effettivamente denunciati, disponendo infine bonifici a favore del proprio nucleo familiare per oltre 2 milioni di euro utilizzando causali fittizie. Le accuse, dunque, sono quelle di riciclaggio, reimpiego ed autoriciclaggio.

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