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Ospedali superaffollati per Covid a Napoli, mancano anche le barelle: usate quelle delle ambulanze

La nota del direttore del 118 Giuseppe Galano: “Le lettighe delle ambulanze usate nei PS perché mancano le barelle”. Al Cardarelli e Ospedale del Mare saranno portati solo i pazienti gravi e urgenti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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immagine di repertorio
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Pronto Soccorso degli Ospedali super-affollati a Napoli da migliaia di pazienti con Covid e influenza, ma adesso mancano anche le barelle e si è costretti a prenderle addirittura dalle ambulanze del 118. Un problema non di poco conto, perché, a loro volta, anche gli equipaggi del 118 hanno bisogno poi di recuperare e caricare nuove autolettighe sulle ambulanze. Un'operazione che rischia di rallentare i tempi del soccorso di emergenza e urgenza.

"Nei PS usate le barelle delle ambulanze"

Da qui, la nota del direttore del 118 di Napoli, Giuseppe Galano, inviata a tutti i presidi del 118 e ai Pronto Soccorso, lo scorso 2 gennaio, con le indicazioni operative sullo sbarellamento nei Pronto Soccorso ospedalieri per accorciare i tempi.

"I tempi di sbarellamento delle ambulanze 118 nei vari PS cittadini – scrive Galano – evidenziano una drammatica situazione di intasamento ormai generalizzata, con il blocco della autolettiga e del mezzo di soccorso 118, a volte bloccato non solo per effettuare l'accettazione, ma anche per effettuare l'iter diagnostico-terapeutico e la relativa sorveglianza del paziente dopo l'accettazione dello stesso per mancanza di barelle. Tale situazione di blocco si ripercuote sull'impossibilità dello sbarellamento e sulla conseguente liberazione delle ambulanze 118 e aggrava ulteriormente l'afflusso nei PS cittadini, con conseguenti ritardi dei soccorsi primari del 118".

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Per questo motivo, è stato varato un nuovo protocollo operativo, secondo il quale, "l'equipaggio dell'ambulanza una volta giunto in Pronto Soccorso, dopo il Triage, l'accettazione e la registrazione del paziente, nel caso non fosse possibile l'immediato sbarellamento per mancanza di barelle in PS", dovrà "richiedere alla Centrale Operativa l'autolettiga sostitutiva che sarà trasportata dall'Ufficio Tecnico e posizionata direttamente in ambulanza". Solo dopo, l'equipaggio del 118 potrà trasportare eventualmente il paziente nel reparto indicato dal PS o in alternativa lasciare paziente e lettiga in PS o in OBI, in sicurezza e quindi riprendere il servizio di 118. Altra alternativa prevede il rientro all'autoparco 118 dell'Ospedale del Mare per caricare una nuova barella.

Al Cardarelli e Ospedale del mare solo pazienti gravi

Per fronteggiare l'enorme aumento degli accessi al Pronto Soccorso, ieri l'Asl Napoli 1 ha convocato l'Unità di Crisi, che ha disposto come prime misure il blocco dei ricoveri programmati non urgenti e la reperibilità per medici e infermieri, nonché la riapertura di un reparto straordinario con 40 posti all'Ospedale del Mare.

Tra le altre misure attivate per fronteggiare l'emergenza c'è l'indicazione di portare al Cardarelli e all'Ospedale del Mare, tra i presidi maggiormente presi d'assalto per numeri di accessi negli ultimi giorni, solo i pazienti più gravi, mentre gli altri saranno indirizzati verso gli altri Pronto Soccorso cittadini.

Con una altra nota inviata ieri da Galano al Governatore Vincenzo De Luca, al Prefetto, al Questore, al sindaco di Napoli Manfredi e a quelli di Capri e Anacapri, il direttore del 118 scrive che a causa "dell'alto afflusso di pazienti affetti da patologie stagionali con patologie associate e per le note difficoltà di accettazione dei due Dea di 2 livello, Cardarelli e Ospedale del Mare", e anche alla luce del dibattito in Unità di Crisi Napoli 1 Centro, è stato necessario adottare ulteriori misure "per superare l'emergenza":

Al Cardarelli e Ospedale del Mare saranno destinati solo pazienti con patologie tempo dipendenti (Ima, Traumi maggiori, ictus, emorragie, shock settico), tutti gli altri pazienti non tempo dipendenti dovranno essere destinati agli altri PS regionali. Restano in vigore le linee guida per l'imminente pericolo di vita territorialmente competente.

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