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Covid 19

Ospedale del Mare, riapre il reparto Covid, i sindacati: “Personale spostato da altri reparti”

Nella struttura di Napoli est riattivati 47 posti letto, ma per farli funzionare la direzione deve spostare il personale in forza ad altri reparti.
A cura di Antonio Musella
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Riapre il reparto Covid dell'Ospedale del Mare di Napoli, e per l'ennesima volta per la sanità regionale è tempo di fare i conti con la cronica carenza di personale di quella che un tempo sarebbe dovuto diventare il nosocomio più all'avanguardia della regione. Devono essere 47 i posti letto destinati ai pazienti Covid nella struttura di Napoli Est, tra degenza e terapia sub intensiva, da realizzare nell'area del "day surgery" a cui si aggiungono 8 posti di terapia intensiva nell'ospedale pre fabbricato che si trova nel parcheggio della struttura. Ma il personale, come da due anni a questa parte, non c'è e quindi medici, infermieri ed operatori socio sanitari vengono spostati dai reparti ordinari a quello Covid causando un peggioramento dell'offerta sanitaria per i pazienti non Covid, e un'organizzazione precaria dello stesso reparto dedicato ai pazienti affetti da Coronavirus.

Medici, infermieri e OSS spostati da un reparto all'altro

Il termine ultimo per l'attivazione dei posti letto del reparto Covid dell'Ospedale del mare è quello delle ore 14 del 22 novembre, entro quel termine il personale necessario alla riapertura del reparto Covid dovrà essere trasferito. Si tratta di personale medico sanitario che verrà spostato dai reparti di cardiologia, chirurgia generale, chirurgia vascolare, MECAU, urologia, ostetricia, ortopedia, dialisi, otorino e medicina generale, facendo ricorso alla mobilità aziendale. La situazione è resa ancora più grave dal recente licenziamento di 75 operatori socio sanitari esterni, il cui contratto sarebbe scaduto il 31 dicembre 2021, motivato dalla direzione dell'ASL Napoli 1 per "cessate esigenze legate all'emergenza Covid". La gestione ordinaria dell'ospedale del mare doveva quindi già fare fronte, in condizione di emergenza dovuta alla carenza di organico, già al taglio degli OSS. In buona sostanza si ricorrerà all'utilizzo dello straordinario per il personale ordinario della struttura per fare fronte ai buchi di personale in tutti i reparti.

I Sindacati: "Atto unilaterale in violazione dei regolamenti"

Sul piede di guerra i sindacati che, con una nota firmata da Cisl, Cgil, Uil, FSI, Fials e Ugl, parlano di "atto unilaterale dell'azienda, senza confronto con i sindacati e che disattende i regolamenti aziendali in merito al trasferimento del personale". Le organizzazioni dei lavoratori chiedono il ritiro del provvedimento, contestandolo nel merito e nella forma con fermezza. "Riteniamo mortificante chiedere ai lavoratori di sopperire alle carenze di organico ricorrendo all'istituto dello straordinario , su un'attività che è già in programmazione da diversi giorni" prosegue la nota.  Infine un vero e proprio ultimatum: "Se entro il giorno 24 novembre il provvedimento non sarà ritirato ci auto convocheremo presso la direzione strategica". Un clima rovente quello all'interno dell'ospedale del mare dove, a due anni dall'inizio della pandemia e della proclamazione dello stato d'emergenza, non si è mai riusciti a risolvere le importanti carenze di organico.

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